Concorso bullismo e pericoli della rete: 1^ Premio Nazionale alunni III A ITE dell’IISS di Bojano per la categoria Spot

Concorso bullismo e pericoli della rete promosso dal MOIGE con l’obiettivo di realizzare una campagna di anti-bullismo coinvolgente e di impatto. MOIGE: Nell’ambito dell’iniziativa “Giovani Ambasciatori” abbiamo indetto un concorso dedicato a tutte le 300 scuole partecipanti al progetto. I bambini e i ragazzi hanno avuto l’opportunità di mettersi in gioco e riflettere sui temi oggetto del concorso:
“Il bullismo e i pericoli della rete”, tre le categorie a cui partecipare: Spot, Cortometraggi e Disegni. Tutti i prodotti realizzati sono stati giudicati da una giuria che ha valutato la pertinenza al tema, il valore pedagogico e la realizzazione pratica.
Il video vincitore della categoria “Spot” è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto di Scuola Superiore ‘Radice’ di Bojano (CB), dal titolo: “L’unicità ci rende preziosi!”.
Gli studenti della classe IIIA ITE dell’IISS G.Lombardo Radice di Bojano hanno realizzato il video “L’unicità ci rende preziosi”, coordinato dalla prof.ssa I.Martusciello.
I ragazzi hanno messo in evidenza le varie forme di bullismo che affliggono la scuola italiana e attraverso delle drammatizzazioni, hanno mostrato le conseguenze devastanti del bullismo sulle vittime, ma hanno anche sottolineato la forza della solidarietà e l’importanza di unirsi e difendersi a vicenda.

“Sono davvero emozionata nell’apprendere che il video ideato dagli alunni abbia raggiunto una posizione così prestigiosa. L’idea è nata con la finalità di:
 promuovere pratiche di negoziazione sociale;
 creare situazioni in cui si possa sperimentare l’empatia e l’assertività;
 potenziare le competenze civiche, di cittadinanza per tradurre i “saperi” in comportamenti consapevoli e corretti, indispensabili a consentire alle giovani generazioni di esercitare la democrazia nel rispetto della diversità e delle regole di convivenza civile;
 potenziare attività di  coping e empowerment;
 divulgare l’esistenza di numeri verdi e di strutture supportive antibullismo esistenti sul territorio;
 approfondire la figura dei bystanders.

Infatti, un posto chiave è stato occupato anche dalla disamina del ruolo dei bystanders e vengono in mente le parole del Presidente Mattarella, prese in prestito dalla lettera del professor Pietro Carmina, vittima del drammatico crollo di Ravanusa. “Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi”. In particolare il successo del video è un chiaro segno che la lotta contro il bullismo è una responsabilità condivisa da tutti, e che quando i giovani si uniscono per combatterlo, possono veramente fare la differenza. Gli studenti hanno dimostrato che con determinazione e creatività è possibile dar vita ad idee innovative e che il potere della voce degli studenti può promuovere un possibile cambiamento sociale. È quindi un promemoria tangibile che dimostra che anche le azioni più piccole possono avere un impatto significativo”.

Da anni nella scuola bojanese vengono proposti percorsi a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei discenti, attraverso numerose iniziative che non si concentrano in un solo giorno il 7 febbraio ma vengono scandite durante tutto l’anno: seminari; le frequentazioni con l’on. Elena Ferrara, ideatrice della legge 71 dello scorso 29 maggio 2017 che ha sempre appoggiato le iniziative sul contrasto al bullismo; il sostegno del Capitano Edgard Pica che condivide i tanti percorsi sulla legalità e fornisce un prezioso supporto; la partecipazione a concorsi; la visione di video e film; indagini su Il Manifesto della comunicazione non ostile e il Decalogo #bastabufale; il focus group su testimonianze e notizie di cronaca; i monologhi di L. Littizzetto e Paola Cortellesi. Con gli allievi si è discusso poi di alessitimia, soffermandosi sull’analfabetismo emotivo e sulla gestione delle emozioni e delle relazioni.

E’ stata anche illustrata l’App you Pol, un’ applicazione che permette all’ utente di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni (video, audio, immagini e testo) relative a episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza domestica.
Tutti temi che vengono poi sviluppati non con un approccio frontale e cattedratico, ma attraverso modalità botton-up che consentono ai ragazzi di prendere la parola, esprimendosi liberamente e di partecipare attivamente al laboratorio di educazione civica. Bisogna sottolineare che proprio la nuova legge 71 dello scorso 29 maggio 2017 e le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni preposte all’educazione delle nuove generazioni il ruolo della promozione della salute.
Per questa ragione bisogna arginare il bullismo che è in continua espansione, anche perché negli ultimi tempi è emerso un trend preoccupante del fenomeno che si presenta sempre più con caratteri dinamici, multidimensionali, pervasivi, con nuove fisionomie e con un crescente livello di manipolazione sociale. Di fronte alla gravità del problema, la scuola rappresenta un “osservatorio” speciale, un setting privilegiato per rafforzare i diritti dei minori sostenendo la loro crescita morale e sociale, per favorire nei discenti il senso della cittadinanza, per educare gli alunni ad un rapporto corretto e consapevole con gli altri, stimolandoli ad assumere comportamenti responsabili, potenziando la consapevolezza che la legalità è un valore da coltivare e valorizzare.
La DS Anna Paolella si è complimentata con i discenti “La scuola quale “comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni” deve garantire a tutti il benessere “in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento italiano”. La referente regionale del MOIGE, Antonella Iammarino “Un video efficace, pulito, che va dritto al segno. Capovolgere il mondo dell’omologazione e far sbocciare i colori della diversità è il messaggio più positivo che si potesse dare ai nostri ragazzi. Tutti, tutti, unicamente belli”.

Comunicato stampa del 22-02-24

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