Striscia la Notizia con l’inviato Pinuccio rilancia il caso del “fiume di plastica” a Guardiagrele.
Spuntano nuovi documenti sulla vicenda che, ad avviso delle associazioni, testimoniano un’inerzia delle amministrazioni che sta aggravando il fenomeno.
Ora si spenderanno due milioni di euro dei contribuenti abruzzesi: la Regione invierà gli atti alla Corte dei Conti?
FOTO/VIDEO DEL FIUME QUI: https://we.tl/t-HvqAfNehna
Il fenomeno quindi continua ad essere alimentato quando basterebbe un semplice e poco costoso intervento presso le due discariche, raggiungibili tranquillamente da strade asfaltate, per fermare almeno l’ulteriore peggioramento della situazione.
Intanto dai documenti continuano ad emergere particolari su quelle che appaiono come palesi inadempienze anche più recenti. Infatti, nel faldone delle carte accessibili alla regione è venuto fuori che la Regione Abruzzo, dopo che l’ARTA aveva fin dal 2012 reiteratamente sollevato la questione della messa in sicurezza della falda, con una determina del 25 maggio 2017 (inviata al comune il 6 giugno 2017) aveva chiesto espressamente al Comune di Guardiagrele di:
-predisporre un progetto di bonifica entro il 31/08/2017 (duemiladiciassette).
Purtroppo nel faldone alla regione dopo questa determina passa un anno e si trova solo l’accesso agli atti della SOA del 22/08/2018 a cui segue, dopo una settimana, la diffida della Regione al Comune di Guardiagrele del 31/08/2018.
Solo a novembre 2018 la Regione annuncia il finanziamento di 2 milioni di euro.
Poiché tutti i contribuenti abruzzesi dovranno far fronte ad un problema che doveva essere risolto dal Comune la cui inazione ultra-decennale ha causato ed aggravato la situazione, ci pare il minimo sindacale che si risponda nel merito degli atti e che anche la Regione, come abbiamo fatto noi, proceda a segnalare il tutto almeno alla Corte dei Conti affinché si verifichi se questo enorme esborso di denaro pubblico abbia qualche profilo di responsabilità.
Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua