Himeko non sta ballando, vive in solitudine nello zoo di Himeji dal 1994

Prigioniero dello zoo di Himeji dal 1994 con alle spalle 25 anni di solitudine. Passa fino a 18 ore al giorno nella sua cella al chiuso dello zoo, circondato da sbarre metalliche e cemento. Quando ci sono i visitatori, è costretto a esibirsi e a subìre l’uso del bullhook, bastone con un uncino metallico all’estremità utilizzato per l’addestramento degli elefanti (dimentichiamo una volta per tutte il tanto millantato “rinforzo positivo”). Himeko è solo, non ci sono suoi simili. E per un elefante la solitudine è la peggiore delle torture. Himeko dondola avanti e indietro, oscilla la testa, ma non sta ballando: sono movimenti stereotipati segno di sofferenza, stress, depressione; in una parola, lo zoochosis (https://urly.it/3296s). Himeko sta male, ma lo zoo continua a sfruttarlo e i visitatori pagano per guardarlo e non riescono a vedere la sua sofferenza.

Petizione: https://www.thepetitionsite.com/…/depressed-himeko-has-liv…/

Fonte https://bit.ly/2JHV5km

Termoli Wild in collaborazione con Basta Delfinari

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