Il bullhook, il migliore “amico” degli addestratori di elefanti

Gli addestratori di elefanti e i mahout (i conduttori che in Tailandia e altri paesi orientali usano gli elefanti per il trekking con i turisti o come animali da lavoro) non si separano mai dal bullhook, bastone con un uncino metallico all’estremità che serve ad addestrare e punire gli animali. Se si vuole convincere un animale selvatico che può arrivare a pesare 6 tonnellate la fare quello che si vuole, gli unici strumenti sono quelli della paura e del dolore fisico.
L’uncino viene utilizzato per colpire le parti in cui la pelle è più sensibile e sottile: dietro le orecchie, attorno a occhi e bocca e sulle zampe.

Gli elefanti sono animali con una vita emotiva e una struttura sociale salde e molto strutturate, i legami all’interno del branco sono forti e basati su affetto e solidarietà. Solo una parte del loro apprendimento è istintivo, tutto il resto è appreso guardando o osservando gli altri; va da sè che è relativamente semplice agire sulla paura e sulla minaccia, spesso un elefante viene punito di fronte a tutti gli altri affinchè tutti apprendano la lezione. I conduttori sono soliti affermare che il bullhook viene utilizzato solo come guida per gli elefanti. Nelle foto, alcune immagini delle conseguenze della “guida”!

fonte https://bit.ly/2jxn333

Termoli Wild in collaborazione con Basta Delfinari

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