Il Centro Consumatori Italia bacchetta i ristoratori Italiani

“I ristoratori siano il baluardo dell’accoglienza e non facciano e tollerino speculazioni!”

Questo il monito dell’Associazione “Centro Consumatori Italia”.

L’associazione “Centro Consumatori Italia Aps-Ets”, nasce per volontà di Rosario Trefiletti, già presidente Federconsumatori, noto per le sue battaglie sindacali, per dare il giusto apporto alle problematiche che attanagliano i cittadini in ogni campo. Dal sistema bancario, al commercio, al settore culturale. Aggrega altre associazioni unite da un patto alle problematiche dei consumatori/cittadini. Tra esse: l’associazione Avvocati dei Consumatori (AdC) che continua l’esperienza della prima Community omonima nata con il sostegno iniziale di Federconsumatori e Istituto Consumatori e Utenti. AdC avvale anche delle  “Officine dei diritti”, una moderna rete di giovani avvocati esperti in diritto dei consumatori e tutela dei loro diritti presenti su tutto il territorio nazionale, i quali, sono animati da grande passione per  difendere interessi molto sentiti e largamente diffusi tra cittadini, consumatori e utenti; l’Arco Consumatori ; la Family Smile che si occupa, ormai da diversi anni, della tutela dei diritti dei minori e delle persone svolgendo un’intensa attività di ricerca  e di analisi delle dinamiche individuali e sociali che ne determinano il contenuto e l’espressione; l’ANSPI Basilicata dall’anima educativa che si esprime attraverso gli oratori e i circoli giovanili; L’Unione Club Amici “Federazione Nazionale a favore del turismo itinerante e dei Campeggiatori”. Il presidente Trafiletti accoglie l’invito del responsabile nazionale turismo del Centro Consumatori Italia, Ivan Perriera che a sua volta scrive una lettera aperta a tutti i ristoratori italiani, partendo dal suo Molise.

“Tutti i cittadini italiani, scrive Perriera facendo la eco al presidente Trefiletti, vi sono stati vicini durante il lockdown, condividendo le vostre richieste d’aiuto e accollandosi di buon grado i costi dei contributi a voi concessi; hanno appoggiato l’utilizzo degli spazi esterni; così come hanno tollerato gli aumenti durante i mesi di caro bollette della corrente elettrica e del gas. Ma ora che tutto questo sembra essere finito (almeno questo è ciò che tutti speriamo) e che i costi delle materie prime sono  tornate a livelli pre crisi, i consumatori che frequentano ristoranti e pizzerie non possono non rilevare che molti di voi hanno riportato i listini ai costi che dovrebbero avere.
Come segnalato da alcuni consumatori i costi delle pizze sono raddoppiati come si rileva per primi piatti e secondi. Se poi, concludiamo con i vini, allora i livelli raggiunti sono veramente ingiustificabili. Ci lamentiamo degli aumenti dei carburanti che nel salire non razionalmente non vedono ridursi nel caso di diminuzione dei costi reali e non dovremmo lamentarci di ciò che è fonte di turismo ed accoglienza? Necessiterebbe più rispetto dei consumatori che tanto vi sono stati vicini”.
Secondo Ivan Perriera continuare su questa strada significa aumentare le diversità fra i cittadini italiani, aumentando le differenze fra ricchi e poveri e creando la nuova categoria di quelli che non potranno più permettersi una cena al ristorante con la propria famiglia. “Si eviti il rischio, sia per le attività commerciali e di tutto il comparto turismo che bloccherà a casa l’intera fascia media della popolazione”, conclude il responsabile dell’Associazione. A questo punto per risparmiare non ci resta che andare a pranzo al ristorante del Senato, non si paga coperto, e con pochi euro, si va in “barba” ai cittadini!

comunicato stampa del 11-05-23

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