Isole Faer Oer si ripete il massacro, uccisi e fatti a pezzi decine di globicefali

Ennesima carneficina alle Isole Faer Oer, in cui la settimana scorsa sono stati massacrati 23 globicefali, tra cui due femmine gravide e un cucciolo.  Da gennaio a oggi il grindadráp (letteralmente, “macinare”) è costato la vita a 540 individui. I cetacei vengono accerchiati dalle imbarcazioni e spinti verso riva, dove decine di persone li aspettano, pronti a massacrarli recidendo loro il midollo spinale di fronte agli altri abitanti delle isole che assistono allo spettacolo, in una tradizione violenta e crudele. Le Fær Øer sono una regione autonoma della Danimarca, il governo danese è connivente con la situazione e in passato ha inviato squadre di militari per difendere i cacciatori dagli attivisti e permettere loro di proseguire la mattanza, questo, nonostante la caccia alle balene sia proibita. Ignorando una moratoria internazionale, Fær Øer, Giappone, Norvegia, Islanda e pochi altri ignorano la normativa e proseguono più o meno indisturbati la caccia. Negli anni, molti attivisti sono stati arrestati per aver agito contro la mattanza; le forze dell’ordine e il governo locali sostengono la “tradizione” e dal 2015, oltre a punire chi cerca di salvare i cetacei, è condannato anche chi avvista un gruppo di animali in mare e non lo segnala ai cacciatori, in una escalation di follia macabra e esaltata. Fino ad ora, nulla è riuscito a fermarli!!

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Termoli Wild in collaborazione con Basta Delfinari

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