Ombrina e arbitrato internazionale, Forum H2O: “il trattato della carta dell’energia è una truffa, profitti garantiti alle aziende fossili sempre e comunque”

Ombrina e arbitrato internazionale. Forum H2O: il trattato della carta dell’energia è una truffa, profitti garantiti alle aziende fossili sempre e comunque .

Arbitrati oscuri freno alla lotta alla crisi climatica, in Europa grande dibattito, in Italia nulla.
L’Italia è stata condannata a pagare 190 milioni di euro a Rockhopper nell’arbitrato internazionale fondato sul truffaldino Trattato della Carta dell’Energia firmato nel 1994 e ratificato dal nostro paese nel 1997 in merito a

llo stop al progetto petrolifero Ombrina, fermato dal Parlamento italiano dopo una mobilitazione popolare alcuni anni or sono.

Ricordiamo che la norma approvata dai parlamentari secondo i principi fondamentali della democrazia riguardava numerose aziende e posizioni. Non era neanche, insomma, una legge contro una singola impresa o uno specifico progetto ma era un provvedimento volto a tutelare i nostri mari.Grazie a questo accordo, da cui oggi diversi paesi vogliono retrocedere, le multinazionali possono fare causa contro leggi dello Stato. Anche uscendo dal trattato c’è una clausola che permette di fare causa anche per i decenni successivi. Il conflitto viene risolto da un collegio composto da tre arbitri, uno scelto da ciascuna parte e uno collegialmente, selezionati tra un numero limitato di avvocati di pochissimi studi legali internazionali.

Nel caso di specie, leggiamo che hanno tutti votato a favore dell’istanza dei petrolieri.Spesso, secondo le critiche sollevate da tanti network internazionali di associazioni che lottano contro i cambiamenti climatici, gli arbitri si scambiano di ruolo, a volte difendendo gli stati a volte le multinazionali. A livello internazionale c’è un enorme dibattito su questo trattato che molti sostengono rallentare gli sforzi per uscire dalle fossili perché i paesi hanno paura di dover pagare i petrolieri. In realtà sembra tanto un gioco delle parti, con arbitrati fatti lontano dall’opinione pubblica senza passare per i tribunali nazionali (dove Rockhopper guarda caso aveva perso). Solo in un paese ormai provinciale come l’Italia questo dibattito non si è sviluppato e già prevediamo i soliti peana di politici ed esperti dell’ultimo secondo.

Per dire la TV pubblica tedesca due anni fa era venuta ad intervistarci per la nostra esperienza nella lotta su Ombrina perché il loro governo era stato fatto oggetto di una richiesta danni per miliardi un’azienda energetica, come d’altro lato ha fatto la società tedesca RWE con il governo olandese per la decisione di quel paese di uscire dal carbone entro il 2030. Ci sono decine di cause in corso che vedono spesso soccombere negli arbitrati gli Stati.
Recentemente vi sono stati forti contrasti tra i paesi europei sull’atteggiamento da avere rispetto a riformulazioni dell’accordo. Infatti è diffusa la preoccupazione che varare leggi per contrastare la crisi climatica in atto potrebbe portare al paradosso di veder moltiplicare le cause da parte di petrolieri ed affini per decine di miliardi di euro. Vi è un’unica strada da seguire, recedere da questo accordo e rifiutare questo gioco al massacro da parte delle multinazionali fossili che pretendono ormai dagli Stati di vedersi garantiti i profitti sempre e comunque.

Per chi vuole approfondire: https://www.theguardian.com/environment/2021/nov/03/secretive-court-system-poses-threat-to-climate-deal-says-whistleblower?fbclid=IwAR3g2u6L4Tz2VYOBOmBJnVZKa437_VY1X2MKvcHSvQP-mrg1kGc9_6KLVGg

https://caneurope.org/german-energy-rwe-energy-charter-treaty-claims-netherlands/
Comunicato stampa del 24/08/2022 FORUM H2O
Info: 3683188739 e-mail:segreteriah2oabruzzo@gmail.com

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