Russia orientale, esiste un carcere: quello delle balene

Russia orientale Gennaio 2019. All’inizio dell’anno alcuni funzionari russi e rappresentanti di associazioni ambientaliste hanno effettuato un sopralluogo nel “carcere delle balene”, un sito nei pressi di Nakhodka sulla costa orientale della Russia del Pacifico in cui sono al momento imprigionate 11 orche e 87 beluga (3 di loro mancano all’appello rispetto ai registri, probabilmente morte per il freddo) alcuni di loro dallo scorso luglio. Le associazioni premono affinchè gli animali siano rilasciati, il governo non si è ancora espresso. Cina e Russia stanno vivendo un vero e proprio boom del mercato della cattività, i cetacei sono una miniera d’oro. Gli animali sono stati tutti catturati in mare, non sarebbe possibile risalire alle zone di cattura per un eventuale ricongiungimento con le famiglie originarie. Le acque gelide della Russia non sono fatte per le orche: molte di loro presentano lesioni cutanee, probabilmente dovute a congelamento, dato che la superficie dell’acqua delle vasche tende a ghiacciare; un’orca è letargica, affonda inerme, salvo risalire ogni tanto per respirare. Non è ancora deciso che sarà di loro, se saranno rilasciate in mare, o deportate in acquari per l’industria della cattività.

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