Uccelli d’Europa: Tarabuso (Botaurus stellaris) a cura di Nicola Norante

Appassionati di Birdwatching, in questo articolo parleremo con il Dr. Ornitologo Nicola Norante di un’altra specie di uccello acquatico presente in Europa: Tarabuso (Botaurus stellaris).

Il tarabuso ha un peso medio di circa 1,2 kg e può raggiungere un’apertura alare superiore al metro, il becco è lungo dai 6/7 cm, il tarso è di circa 10 cm, la coda ha una lunghezza di 10/11 cm. Di questo e tanto altro ce ne parla il Presidente del Gruppo Molisano Studi Ornitologici, Il Dr. Ornitologo Nicola Norante:

“Hanno il vertice del capo nerognolo e la gola crema chiaro… per il resto piumaggio bruno dorato striato di castano, d’effetto straordinariamente omocromatico con i canneti, il piumaggio dei giovani è un po’ più pallido. Il tarabuso nel periodo della riproduzione frequenta ambienti palustri con folta copertura vegetale anche parziale, tuttavia con maggiori esigenze quanto a estensione, le sue abitudini elusive sono favorite ancor di più dal volo silenzioso, simile a quello della civetta. È osservabile in zone paludose minori, anche scoperte nei periodi delle migrazioni e in quelli sfavorevoli… caccia di giorno stando ha postato o camminando lentamente nell’acqua. L’alimentazione è costituita da pesci, rane ed altri anfibi, ma anche piccoli mammiferi e uccelli, il nido può essere poligamo, o per lo meno vi possono essere vari nidi assieme ed uno solo accertato. Il nido, un rozzo ammasso di carne per lo più galleggiante, è avviato dal maschio e terminato da una femmina, anche la cova e l’allevamento dei piccoli compete alla sola femmina. La posizione di totale mimetismo cosiddetta “da tarabuso” è assunta già dai piccoli nidiacei. I Tarabusi migrano parzialmente, alcuni svernano nell’area di riproduzione, la maggior parte però nel sud-est europeo e nel Nord Africa. I periodi di migrazioni sono: metà febbraio, aprile, luglio e novembre.

In Molise il tarabuso è soprattutto migratore e svernante regolare, si spinge ed è possibile osservarlo dalla costa fino a medie altitudini, frequenta zone umide costiere, canali, foci di torrenti e fiumi, corsi d’acqua collinari, purchè vi sia presenza di vegetazione, in particolare di canneti… continuate a seguirci il viaggio nelle meraviglie della natura è appena iniziato!

Consulenza scientifica e foto copertina a cura del Dr. Ornitologo Nicola Norante

Fotografia a cura del fotografo naturalista Dr. Walter Caterina https://waltercaterina.org/

Ringraziamo per la collaborazione il Naturalista Franco Clivio per aver integrato l’articolo con alcune immagini di osservazioni ornitologiche, che potete visualizzarle sul suo canale Yuotube “Franco, passione e natura” https://youtube.com/c/francoclivio

Ezio Varrassi

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