Vinchiaturo firma il protocollo d’intesa Plastic Free

In attesa dell’Evento Nazionale Plastic Free Onlus che si terrà nei prossimi 30 settembre e 1° ottobre, con circa 250 eventi in tutta Italia ed 11 appuntamenti di “cleanup” in Molise, è stata sancita una collaborazione pluriennale tra Plastic Free e il Comune di Vinchiaturo.

Il protocollo è stato sottoscritto alla presenza, da un lato, del Sindaco di Vinchiaturo, Avv. Luigi Valente, e, dall’altro, dell’Avv. Giuseppe Fabbiano, Vice Referente Regionale Molise-Abruzzo, e dal dott. Antonio Zarrillo, Referente di Campobasso e Vinchiaturo, per Plastic Free Onlus.

La soddisfazione è tanta e la si legge negli occhi dei protagonisti nel momento in cui si sono scambiati i loro simboli – maglia Plastic Free Onlus e gagliardetto del Comune di Vinchiaturo – che segna l’avvio di progetti di sensibilizzazione sui pericoli da plastica monouso e sostenibilità ambientale di varia natura.

“Si ringrazia il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale per aver intrapreso questo percorso di sostenibilità con la onlus, avendo deliberato l’avvio di una collaborazione in tal senso con l’obiettivo di costruire una sinergia durature nel tempo e che dia alla cittadinanza strumenti in più per una vita sostenibile” dichiarano i Referenti. 

Anche il collega Valente nonché primo cittadino di Vinchiaturo esprime soddisfazione, evidenziando che “il protocollo firmato rientra nel novero delle attività già messe in campo, all’insegna della sostenibilità ambientale, rappresenta la naturale conseguenza al fine di contribuire alla tutela ambientale del territorio, con l’aiuto della cittadinanza.”

Con la sottoscrizione del protocollo si dà il via a numerosi eventi di natura volontaristica, che coinvolgeranno gli alunni delle scuole di vario ordine e grado, così come appuntamenti di Clean Up o passeggiate ecologiche tra i bellissimi panorami della montagna molisana, ed altri progetti che verranno presentati nei prossimi mesi che vedranno la collaborazione diretta anche di altre realtà locali.

L’Unione Europea nel corso soprattutto degli ultimi anni ha messo in campo una serie di azioni dirette a dare accelerazione alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, i famosi 17 obiettivi SDGs (Soustainable Development Goals), attraverso il Green New Deal.

Un esempio di azione sostenibile, almeno nell’intento, è la Direttiva 904/2019, la cosiddetta SUP (Single Use Plastic), con cui l’Europa dice addio all’utilizzo della plastica monouso. 

La norma punta a contrastare il problema dell’inquinamento attraverso l’introduzione di obblighi e divieti per la produzione e la vendita di prodotti in plastica. Azzerare l’impatto della plastica sull’ambiente è uno degli obiettivi dell’Unione verso un’economia sempre più circolare e attenta.

La cd. SUP, in particolare, punta a rispondere al Goal 14 dell’Agenda, che riguarda il problema dell’inquinamento dei mari, letteralmente invasi da rifiuti di origine plastica. Un dato evidente riguarda il fatto che oltre l’80% dei rifiuti presenti in mare sono di plastica e il 50% di questi deriva da oggetti monouso.

La Direttiva è entrata in vigore in Italia il 14 gennaio 2022 e muove su concetti principali con cui si punta alla riduzione dei rifiuti plastici e la crescita di riciclo e riutilizzo.

Si punta, innanzitutto, a ridurre l’uso di plastica monouso dedicato a contenitori di uso immediato, da asporto e contenitori per alimenti.

In secondo luogo si vieta la produzione e l’immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso come posate e bacchette, recipienti in poliestere espanso, cotton fioc, aste per palloncini e oggetti prodotti utilizzando plastiche oxo-degradabili che, secondo studi accreditati, con i loro additivi possono rilasciare nell’ambiente residui chimici dannosi e microparticelle.

La Direttiva SUP, infine, dispone l’obbligo di marcatura per quei prodotti in plastica monouso la cui produzione è ancora consentita oppure che vengono fabbricati parzialmente in plastica monouso; un esempio sono le salviettine umidificanti, i tamponi per l’igiene intima, gli assorbenti, filtri in plastica per le sigarette, tazze per bevande. 

L’obiettivo di questa marcatura, infine, è soprattutto quello di monitorare il mercato e consentire ai consumatori una scelta più consapevole dei prodotti da acquistare.

“Possiamo e dobbiamo fare tanto, le norme servono e vanno applicate ma da sole non bastano, ognuno di noi può contribuire alla sostenibilità della propria vita e alla riduzione dell’incidenza della plastica monouso, siamo noi la “domanda” sul mercato” conclude l’avvocato.

Comunicato stampa del 27-09-23

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