Sulle onde dell’Adriatico

Sabato 27 ottobre ore 11.00 Lungomare Nord di Termoli: la truope di Termoli Wild è scesa  in spiaggia per difendere l’Adriatico ed il basso Molise. Ospite illustre in missione, dal pescarese, già attivista e noto ambientalista nel territorio Italiano da molti anni Augusto de Sanctis, in collaborazione con Riccardo Vaccaro, il professor Mauro Bracuti, con la regia di Ezio Varrassi, le interviste di Andrea Tatta e la fotografia di Vanessa Di Lalla. Abbiamo unito l’esperienza, le conoscenze e le preparazioni per un unico obiettivo: giù le mani dall’Adriatico e dal basso Molise. “NO al Metanodotto”, NO alle ricerche del Gas e del petrolio” nel Mare Adriatico.
Tema: perché si creano danni seri e irreversibili, i potenziali pericoli, le inutilità delle opere, le manipolazioni mediatiche per confondere e nascondere le pericolose verità, i registi delle manipolazioni e i loro eventuali utili ed interessi. Nei prossimi giorni sarà online il documentario completo “Sulle onde dell’Adriatico”.

Questo tema è stato sviscerato in maniera molto precisa ed attenta toccando quelle che sono le vere motivazioni per cui bisogna dire un secco NO a queste opere. Gli amministratori locali di questo territorio, ma non solo, dovrebbero iniziare a pensare con più lungimiranza, pensare a cosa lasceremo alle generazioni future se si continua con la stessa logica affaristica attuale. I più grandi scienziati lo affermano, i primi effetti sono sotto gli occhi di tutti ormai da tempo, le conseguenze iniziano ad essere facili da capire: il mondo è cambiato e sta andando verso la rovina. L’unica soluzione a questo enorme problema è invertire totalmente la rotta. I recenti accordi dicono che entro il 2035 dovremmo ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica ed entro il 2050 azzerarle completamente e nel frattempo ridurre drasticamente anche le emissioni di metano libero ovvero quello non bruciato che danneggia allo stesso modo delle emissioni di CO2 provenienti dalla combustione del petrolio e suoi derivati. Le emissioni di metano libero in atmosfera provengono anche dalle perdite lungo i gasdotti e dai siti di stoccaggio, ulteriore motivo per il quale non è sensato realizzare queste opere. Quest’opera verrà realizzata in aree sismiche, come dimostrano i recenti avvenimenti di questa passata estate ed i precedenti e che, quindi, in caso di evento sismico considerevole quali saranno i danni e le conseguenze è facile immaginarlo. Le motivazioni sono tantissime e sono state tutte trattate in maniera molto precisa quanto analitica dai nostri ospiti.

Tutte questi miglioramenti devono essere fatti dalla politica sicuramente, ma anche noi cittadini nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per migliorare questo pianeta ormai allo sfacelo: dallo stare più attenti ai consumi di energie fossili non bruciando inutilmente benzina magari per fare pochi metri in auto perchè ci stanchiamo di farli a piedi, usiamo di più i mezzi pubblici che consumano si ugualmente ma per più persone contemporaneamente, migliorare le modalità di riscaldamento domestico con metodi di efficientamento energetico (basta cambiare la caldaia a metano con modelli più nuovi a condensazione che consumano molto meno gas e producono meno inquinanti), ridurre gli sprechi idrici ecc. Insomma in poche parole: imparare a non sprecare le risorse che questo mondo ci mette a disposizione, sia per noi stessi ma soprattutto per le generazioni future, i nostri figli.

Commenta Ezio Varrassi”Mentre l’uomo continua a contare il denaro, inquinare la terra, devastando terre e mari, c’è chi lotta in prima fila contro questi crimini ambientali di una politica cieca e ingorda, ancora non contenta di una situazione già catastrofica.” e poi aggiunge “Oggi abbiamo conosciuto delle persone che meritano il primo posto nella società per quello che fanno ogni giorno per il futuro della nostra terra: Augusto de Sanctis, Riccardo Vaccaro, prof. Mauro Bracuti a nome di tutte le persone che amano la nostra regione, GRAZIE!

di  Andrea Tatta

 

Ti è piaciuto? Condividilo!