Il Sud Africa e le “fabbriche” di leoni per accontentare i turisti

A poche settimane dalla nascita i cuccioli  sono tolti alle madri per posare le foto ricordo con i turisti. Quando crescono troppo o non sono più abbastanza carini vengono venduti agli zoo o mantenuti in allevamento. Da adulti diventano bersaglio per la “caccia in scatola“: cresciuti in cattività, incapaci di riconoscere il pericolo e spesso in evidente sovrappeso, vengono rilasciati in aree recintate dove i cacciatori possono trovare facili trofei da portare a casa.
Da morti, i loro pezzi sono rivenduti al mercato della medicina tradizionale cinese.
Le femmine sono indotte a partorire fino a 5 volte all’anno: come in ogni allevamento le madri sono considerate solo produttrici di cuccioli. L’inbreeding (accoppiamento tra consanguinei) è all’ordine del giorno, molti animali nascono malati e/o con malformazioni. Un “safari” comprensivo di uccisione costa sui $ 20.000, ma può arrivare a 25.000 se la vittima è un raro leone bianco. Sono i grandi felini prigionieri negli allevamenti in Sud Africa e se ne stimano circa 8.000 individui.

Fontehttps://bit.ly/2JFx0dE

Termoli Wild in collaborazione con Basta delfinari

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