Botswana: riapre il “massacro legale” degli elefanti

Il Botswana ha revocato il divieto di caccia agli elefanti, in vigore dal 2014. Nel paese vive la più grande popolazione di questi animali, tra i 130.000 e i 160.000 individui liberi. Ora sono accusati di causare danno alle coltivazioni e di avvicinarsi troppo ai villaggi, così il presidente Masisi ha autorizzato la riapertura della caccia ai pachidermi. Un secolo fa c’erano 12 milioni di elefanti sul pianeta, ora ne sono rimasti 400.000, ma non è bastato a risparmiare la vita ai sopravvissuti, perennemente messi in pericolo dal mercato del bracconaggio. Una decisione che fa felice la Botswana Wildlife Producers Association (Associazione “produttori” di fauna selvatica) che organizza safari da un lato, e che cerca di accaparrarsi i consensi politici degli agricoltori. In Botswana come in Italia, Australia (è recente l’autorizzazione all’uccisione dei gatti selvatici) e nel resto del mondo: quando una specie diventa improvvisamente “nociva”, l’unica soluzione considerata è quella delle uccisioni.

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