“Meena ha 4 anni e due mesi, è ancora un cucciolo. Il suo mahout (custode) mi ha detto che è legata a una catena chiodata perchè tende a scalciare. E’ il custode di Meena da quando aveva 11 mesi, qui al Maetaman Elephant Adventure, Tailandia; dice che viene tenuta a catena solo di giorno, ma ora è notte”.
Il Maetaman è una delle tante attrazioni. La gente scende dagli autobus e si arrampica sulla proboscide degli elefanti, mentre i mahout li fanno muovere grazie ai bullhooks (bastoni con un gancio metallico all’estremità); le macchine fotografiche scattano. I turisti lanciano le babane agli elefanti e guardano i mahout pungolarli per fargli lanciare freccette, dipingere o calciare palloni.
Meena è uno dei 10 elefanti che si esibiscono, è una pittrice. Due volte al giorno le mettono un pennello nella probiscide davanti al pubblico, mentre il mahout la muove per dare la forma di un elefante ai suoi disegni. Le tele sono vendute ai turisti. La vita di Meena sarà come quella degli oltre 3800 elefanti in cattività in Tailandia. Si esibirà fino circa ai 10 anni, dopodichè diventerà un elefante da trekking, le verrà montata una seduta sulla schiena e trasporterà i turisti nelle escursioni.
Poco lontano da Maetaman c’è un posto chiamato “Elephant EcoValley”: dove gli elefanti sono in buone mani.” Qui, gli animali non si esibiscono, le persone possono ammirarli nel prato e non ci sono show. Molte persone che non amano gli spettacoli apprezzano questo posto. Quello che non sanno è che si tratta degli stessi elefanti di Maetaman, spostati di volta in volta, e che la struttura appartiene alla stessa proprietà. Meena è stata portata qui una volta, ma ha tentato di fuggire nella foresta.
I cuccioli di elefante vengono portati via alla madre quando hanno circa due anni. Ferendoli con il bullhook dietro le orecchie, gli si insegna a girare a destra, a sinistra, a fermarsi. Per insegnargli a sedersi, si legano le zampe anteriori. Un mahout userà un bullhook su quelle posteriori. L’altro tirerà una corda sulle zampe anteriori.
Devi usare il bullhook, l’elefante deve avere paura!
Il turismo della fauna selvatica è questo. La maggior parte dei turisti ama questi incontri e non sa che spesso gli animali vengono drogati. O che ci sono sempre cuccioli da coccolare per i turisti perchè vengono portati via alle madri pochi giorni dopo la nascita. O che gli elefanti si fanno cavalcare ed eseguono acrobazie solo perché sono stati “piegati” da cuccioli e hanno imparato a temere il bullhook. O che i bradipi amazzonici presi illegalmente dalla giungla spesso muoiono entro poche settimane dopo la cattura“.
E’ il turismo dei selfie, dell’esibizionismo, dell’ego.
Reportage National Geographic: https://on.natgeo.com/2HqTjmi
Termoli Wild in collaborazione con Basta Delfinari