Brescia: voleva servire 200 uccellini protetti per cena ma invece dei clienti arrivano i Carabinieri

Comunicato stampa del 14 Ottobre 2021 LAC- Lega per l’Abolizione della Caccia: Brescia, voleva servire 200 uccellini protetti per cena ma invece dei clienti arrivano i Carabinieri. Quando sono arrivati, i carabinieri lo hanno trovato ai fornelli del suo ristorante. In padella, alcuni tordi erano già in fase di cottura. Ma non finisce qui perché successivamente, nel corso di più accurati controlli nel locale di Serle(BS), nel Bresciano, i carabinieriforestali di Gavardo e del reparto operativo “Soarda“, hanno trovato altri 222 uccellini che, già spiumati e riposti nei congelatori, erano pronti per finire sul fuoco. Tra le specie riconoscibili, molte protette come pettirossi, fringuelli e balie nere. Il triste rinvenimento cui ha fatto seguito l’immediato sequestro, è avvenuto nell’ambito della operazione anti-bracconaggio denominata “Pettirosso” che vede coinvolti i militari dell’Arma per contrastare la piaga del bracconaggio responsabile, ogni anno, dell’uccisione di centinaia di migliaia di uccelli protetti che, talvolta, come in questo caso, finiscono per essere venduti a ristoratori “poco attenti”. Già, e il ristoratore? Incapace di giustificare la provenienza della selvaggina e privo di licenza di caccia, è stato deferito all’autorità giudiziaria dove dovrà rispondere dei reati di ricettazione e detenzione di avifauna protetta, commercializzazione della stessa e di altre violazioni relative all’aspetto sanitario quali la mancata tracciabilita’ degli oltre 220 uccellini morti, detenuti. Intanto prosegue il campo antibracconaggio dei volontari LAC a Brescia, le valli e la pianura di questa provincia sono uno dei maggiori 7 balckspot per l’uccisione illegale di uccelli in Italia.
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