Con l’arrivo della bella stagione, torna la pesca di frodo sulla costa molisana

Sono vere e proprie squadre d’assalto di origini pugliesi e campane in azione su diversi punti della costa molisana, spesso composte da due sub e da “vedette” che, nelle vesti di semplici “turisti”, sono sempre pronti a lanciare l’allarme in caso di avvistamento della Guardia di Finanza o della Guardia Costiera durante le loro immersioni notturne e illegali. Con l’arrivo della bella stagione estiva al calar del sole, armati di fucili, fiocine, reti e torce, si immergono lungo la costa molisana, da Montenero di Bisaccia e Petacciato marina, passando per il litorale termolese, zone portuali, Rio Vivo, per poi proseguire verso Campomarino Lido, compiendo una vera e propria razzia di ricci, polpi, seppie, frutti di mare e qualsiasi cosa possa capitare a tiro.

Sono anni che riceviamo racconti da parte di pescatori sportivi e residenti del posto, testimoni oculari di queste attività illegali che ogni anno “timbrano il cartellino” su tutta la costa molisana e, dalle ultime news, sembrerebbe che il fenomeno e gli avvistamenti siano in forte aumento.

Ma cosa fare in caso di avvistamento? Prima cosa individuare i “sub” di notte è molto semplice: possono essere individuati lungo i frangiflutti e le scogliere delle zone portuali, proprio dalle luci delle loro torce subacquee sempre in movimento in corrispondenza della superficie dell’acqua. Una volta individuati i malcapitati, contattare subito la Guardia Costiera o la Guardia di Finanza, indicando il punto preciso dell’avvistamento e la loro rotta, a sud o a nord rispetto alla loro zona di azione. La normativa per la pesca subacquea è chiara: non si può pescare in apnea dopo il tramonto. Non sono previste eccezioni e non sono previste deroghe, il divieto è completo dal tramonto all’alba.

Perché i pescatori di frodo agiscono nelle ore notturne? Di notte diverse specie marine hanno un comportamento diverso rispetto al giorno; stimolate dell’oscurità, abbandonano le tane per cercare del cibo, quindi nello stesso tempo, aumentano il tempo d’esposizione alla predazione, in questo caso dell’uomo. L’utilizzo delle torce rende la pesca notturna molto più semplice rispetto a quella diurna; molte specie, investite dal fascio luminoso, rimangono quasi paralizzate. I pescatori di frodo non sono pescatori sportivi, ma distruttori e saccheggiatori dell’ecosistema marino già messo a dura prova dalla pesca intensiva e dall’inquinamento ambientale.

Perché la pesca notturna in apnea è vietata? Nuotare nell’oscurità in mezzo al mare è pericoloso, è molto semplice perdere l’orientamento e segnalarsi non è facile! I pescatori di frodo non utilizzano Il pallone da sub (segnalatore) per non essere visibili durante le loro attività illegali, per non parlare della difficoltà in caso di soccorso, infortunio o malore in mare!

La pesca di frodo oltre a recare danno all’ecosistema marino, alimenta il mercato nero del pesce soprattutto durante la stagione estiva, quando la domanda enogastronomica aumenta con l’arrivo del turismo, introducendo prodotti ittici non tracciati e di dubbia provenienza.

In questo articolo abbiamo introdotto alcuni argomenti principali sulla pesca di frodo, con la speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica a collaborare in maniera più attiva e precisa con le forze dell’ordine, sempre attive sul territorio e spesso con forti carenze di personale.

Ezio Varrassi

Foto copertina di Ezio Varrassi

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