Convegno Pane e Lavoro, Mostra Terre Sacramento – Guglionesi 14 Aprile

Francesco Jovine rappresenta il più conosciuto e apprezzato autore molisano,
particolarmente legato al Molise. Autore, saggista, giornalista, raccontò il Molise dalle colonne del “Giornale d’Italia” con una serie di articoli che andarono a comporre il volume “Viaggi in Molise”.

Ma è con i romanzi che Jovine raggiunse il successo: prima con la “Signora Ava” nel 1942, ambientato a Guardialfiera al tempo del latifondo, e poi con “Le Terre del Sacramento” pubblicato pochi giorni dopo la sua morte. Per riscoprire e diffondere la figura dello scrittore, nasce il “Parco Letterario e del Paesaggio F. Jovine” e, con lui, la memoria storica e letteraria dei nostri luoghi.

Con i suoi romanzi, Jovine ci ha offerto un’appassionata descrizione della realtà contadina fatta di parole e gesti, di tradizioni e di duro lavoro nei campi, di sofferenze e ingiustizie. Con il suo celebre romanzo “Le Terre del Sacramento”, ambientato tra Casacalenda (chiamata nel romanzo Kalena) e Guardialfiera (chiamata nel romanzo Morutri), ci ha raccontato il dramma delle terre lasciate incolte dai latifondisti e la miseria di migliaia di contadini senza terra, alla disperata ricerca di mezzi di sussistenza; ci ha raccontato la storia di una comunità contadina (siamo nel 1922 al tempo della marcia su Roma) che, dopo duri sacrifici riuscì a dissodare (e a valorizzare) le terre del “Sacramento”, promesse ai contadini stessi in “enfiteusi”, per poi venire cacciate, senza pietà, dalla violenza fascista alleata al latifondo parassitario; ci ha raccontato la storia di Luca Marano (figlio di poveri contadini) che si mette alla testa dei contadini per rivendicare, attraverso L’occupazione delle “Terre del Sacramento”, pane e lavoro.

Pane e lavoro furono le parole che guidarono un ampio e pacifico movimento per l’occupazione delle terre incolte, come mostrano le foto dell’epoca, che rese le masse contadine e bracciantili “protagoniste” della (ri)costruzione economica e morale del nostro Paese. Un movimento animato da alcune figure di particolare rilievo che, sacrificando la propria vita, perseguirono con tenacia e coerenza la giustizia sociale.

Per favorire la conoscenza nel ricordo di un passato mai del tutto debellato, venerdì 14 aprile alle ore 16,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Guglionesi, si svolgerà l’incontro di presentazione della “mostra permanente”, allestita all’interno della villa comunale di Guglionesi (“Castellara”), dedicata a Francesco Jovine e al suo romanzo “Le Terre del Sacramento”.

Una “mostra” fatta di immagini e testimonianze scritte che, attraverso il racconto di Jovine, ripercorre: -il difficile contesto storico nei quali si svolgono gli avvenimenti narrati nel romanzo; -le bellissime storie (anche nella loro drammaticità) che animarono quell’ampio e pacifico movimento. Storie di ieri ma particolarmente attuali, dato il preoccupante fenomeno dell’accaparramento delle terre (“Land grabbing”), da parte delle “grandi aziende”, che richiama, per alcuni aspetti, la piaga economica e sociale del “latifondo incolto” descritto da Jovine. Accaparramento delle terre, ad opera di “società opache” e/o contigue alla criminalità (mafiosa come mostra l’esperienza di Giuseppe Antoci raccontata nel libro “La mafia dei pascoli”), che lucrano sui Fondi Europei stanziati per la loro valorizzazione marginalizzando, come evidenziato in uno studio dall’Università degli Studi dell’Aquila, le “vere” imprese agricole. Da non sottacere il ritorno del fenomeno del lavoro nero in agricoltura e alle misere condizioni dei braccianti immigrati che sono, purtroppo, simili a quelle descritte da Carlo Levi (parliamo, quindi degli anni 50) nel suo libro “Le parole sono pietre”.
Storie di ieri che ci parlano di “diritti” scritti nella nostra Costituzione, sui quali, ancora oggi, varrebbe la pena soffermarsi. Ad iniziare dal “lavoro”, considerato nel testo Costituzionale come un diritto riconosciuto a tutti i cittadini, come un dovere per concorrere al progresso della società, come un bisogno insopprimibile che dà “senso” e significato alla persona, come un mezzo per assicurare “a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Per questi motivi la scelta della data di presentazione della “mostra” non è casuale: il 17 aprile di ogni anno, si ricorda la giornata internazionale delle lotte contadine in ricordo dei 19 contadini trucidati in Brasile nel 1996 che lottavano per “terra e giustizia”.

Un ricordo che, in questa occasione, vogliamo estendere ai tanti “Luca Marano – morti ammazzati per un pugno di terra” che hanno segnato la storia del nostro Paese. L’incontro del 14 aprile, costituisce l’inizio di un percorso teso a promuovere, d’intesa con il partenariato scientifico e sociale coinvolto, iniziative nel territorio in forma itinerante e contestualmente favorire quella maggiore conoscenza del passato che ci aiuta a comprendere meglio il presente e a costruire il futuro.
La mostra su F. Jovine e “Le Terre del Sacramento”, si collocherà affianco alla “mostra biografica su Primo Levi” e alla mostra “L’Italia della Costituzione” (già presenti nel sito di “Castellara”) per formare un vero e proprio “luogo di memoria storica e letteraria” con il quale intercettare l’attenzione di quella crescente fascia di “lettori viaggiatori” interessati a unire la richiesta di prestazione di servizi di ospitalità con la ricerca di luoghi/momenti evocativi (quali quelli legati alle “Terre del Sacramento”) a forte impatto comunicativo
(collegabile, quindi, con altri progetti di valorizzazione del territorio già attivi).

In questo contesto la presenza del “Parco Letterario e del Paesaggio F. Jovine” tra i promotori dell’iniziativa, costituisce una importante opportunità per reinterpretare il territorio e trasformare la memoria storica e letteraria in un motore di sviluppo socio-economico territoriale con il quale generare attività, servizi e filiere produttive anche attraverso il recupero/rilancio di alcune attività a rischio di estinzione ma sedimentate nella storia dei luoghi. L’incontro vedrà tra i partecipanti il sindaco di Guglionesi Mario Belotti, Sabrina Lallitto sindaka di Casacalenda, Laura Venittelli in rappresentanza del Parco Letterario e del Paesaggio “F.Jovine”, Sara Follacchio dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, Anna Onesi , docente dell’I. I. S. Boccardi-Tiberio Termoli, Laura D’Angelo, docente e scrittrice, Elisa Sarchione in rappresentanza della C.I.A. Guglionesi, Giorgio Gagliardi quale presidente sezione Anpi Primo Levi e circolo Arci F. Jovine. Intervento online a cura di Letizia Bindi.

Comunicato stampa del 11-04-23

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