Grande soddisfazione nella famiglia dell’EIP per il prestigioso Premio Romei ricevuto dal Presidente Nazionale EIP, Anna Paola Tantucci

Il Premio Romei promosso dall’Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) viene assegnato  a coloro che si sono distinti per merito nella scuola, come dirigenti e insegnanti, ed anche a personaggi del mondo della cultura, della Chiesa, della scienza e dell’arte che hanno trattato con particolare interesse le diverse problematiche giovanili e i temi dell’istruzione, della formazione, dell’educazione e della cittadinanza.

Non poteva essere scelta persona migliore perché questo riconoscimento testimonia la sua abnegazione e dedizione nei confronti della cultura dei diritti umani.

Una donna piena di cultura, competenza, impegno e passione profusi da tanti anni per il mondo della scuola.

La motivazione del Premio Romei “E’ Presidente per l’Italia dell’Associazione Internazionale non Governativa E.I.P.  (Scuola strumento di pace), associazione esperta nella pedagogia dei diritti umani. Le sono stati affidati molti incarichi, come docente e come relatrice esperta, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ed anche da Università ed Istituti culturali, in Italia ed in Europa. 

Nel tempo l’Associazione è divenuta Ente di formazione del personale scolastico. EIP Italia è impegnata ad educare i giovani ad una concezione del valore della persona e del mondo in cui vive, per assumere una responsabilità precisa nel processo di umanizzazione e sostenibilità della convivenza civile e sociale, per recuperare il senso di una progettualità condivisa, perché ogni persona viva la pienezza dell’esistenza con dignità e rispetto, ovunque. 

Particolare interesse e successo ha avuto, inoltre, il tradizionale evento che si è svolto al teatro Argentina, il 29 marzo, “Tamburi per la pace: tavola rotonda sul tema Pace, giustizia e istituzioni solide”. Una mattinata di riflessioni, letture e musica per ‘battere i tamburi’ e affermare una cultura fondata sulla pace, sui diritti umani, sull’uguaglianza, sulla tolleranza. 

Per questo suo impegno, ha ricevuto molti riconoscimenti, tra i quali il Premio Cultura della Pace e dei Diritti Umani che le è stato consegnato a Procida, Capitale della Cultura nel 2022”.

“Presidente Lei rappresenta un orgoglio per tutta la comunità molisana e non solo perché per tutti noi è un esempio da seguire e una linfa per la nostra prassi didattica quotidiana.

L’eccellenza del suo profilo culturale, in diversi campi del sapere, oltre al rilievo dei ruoli istituzionali ricoperti negli anni, conferma l’impegno costante e quotidiano per la cultura della pace e dei diritti umani.

Lei ha saputo coniugare una dedizione fuori dal comune, una disseminazione delle buone pratiche di educazione civica, con l’attività di ricerca e di formazione, spesso in aree all’avanguardia, veri motori di sviluppo della scuola” dichiara la Vice Presidente nazionale dell’EIP, prof.ssa Italia Martusciello.

Congratulazioni vivissime anche da parte del Delegato regionale dell’EIP per il Molise, Prof. Giuseppe Natilli,  Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Igino Petrone”, da parte della prof.ssa Rachele Porazzo e della Dirigente dell’IISS G.Lombardo Radice, Anna Paolella.

Generazione Z 

Vademecum: Mettere a frutto i talenti. 

I giovani 4.0. 

Significati, prospettive e aspirazioni.

Giovani e lavoro: rappresentazioni e percorsi.

Il presente studio si inserisce in questa discussione ponendosi dal lato dei giovani, cercando di interpretare i loro comportamenti e le loro richieste

 lo scollamento tra sistema formativo e lavoro, l’emarginazione e il disagio dei giovani, il distacco tra società e classe politica, le varie forme dell’emarginazione e le spinte innovative che stentano a decollare.

Giovani al lavoro. Significati, prospettive e aspirazioni: Come si relazionano oggi i giovani con il lavoro? Quali sono le loro aspettative e aspirazioni? Il lavoro è “solo” uno strumento di guadagno o anche occasione di autorealizzazione? Riproduce antiche disuguaglianze o rivela tracce di mobilità sociale? A partire da un’indagine nella città di Torino, l’autore traccia un quadro articolato e multiforme del rapporto dei giovani con il lavoro. Amicizia, famiglia, successo, futuro vengono qui analizzati a tutti i livelli: tra giovani laureati e diplomati, operai e impiegati, occupati a tempo indeterminato, con contratti a progetto, disoccupati o in attesa di prima occupazione, single, ancora in famiglia o con una propria famiglia. Tutto ciò diviene occasione di riflessioni ben più allargate sulla condizione giovanile, sui mutamenti nell’era post-industriale e post-moderna e sulla relazione individuo e società in un contesto mutevole e sfaccettato ben rappresentato dalla prima città industriale italiana.

Ragazzi, lavoro, salute. Percorsi e strumenti di servizio alla persona per giovani apprendisti.

Comunicato stampa del 22-12-23

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