Guglionesi (CB): avvistato uno splendido esemplare di Airone “Guardabuoi”

Guglionesi 13 Febbraio 2019 avvistato uno splendido esemplare di Airone “Guardabuoi”. Segnalazione e foto di Lucia Urbano.

Nicola Norante: l’Airone “Guardabuoi”è simile alla Garzetta. Per intenderci quelli che nei documentari africani vediamo sul dorso di Rinoceronti e Ippopotami. Una specie molto rara in passato che, grazie all’aumento delle temperature, è salito come areale fino all’Europa centro orientale (in Spagna già c’era per il facile salto a Gibilterra), ed ora è sempre più comune anche da noi. La foto è sovraesposta, sono molto simili tra loro specie in inverno, gli adulti hanno la parte superiore del capo giallo/ocra che in queste foto non si riesce a vedere. Di esemplari ce ne sono almeno 30 nel Sinarca stabili, altri a Campomarino e oggi 4 a Termoli, la sua espansione è dovuta all’innalzamento delle temperature specie nell’area mediterranea.

L’airone guardabuoi (Bubulcus ibis Linnaeus1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Ardeidi.

Distribuzione e habitat

L’areale dell’airone guardabuoi comprende gran parte dell’Asia, dell’Africa, delle Americhe e dell’Europa meridionale, compresa l’Italia, dove la presenza è regolare solo dagli anni ’80. La prima nidificazione documentata in Italia è avvenuta in Sardegna nel 1985, anche se esemplari in abito nuziale sono stati segnalati nello stesso periodo in altre regioni. Successivamente sono state documentate nidificazioni in Piemonte (1989) e poi in altre regioni. Il suo territorio di attestazione si sta espandendo e negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle popolazioni e delle nidificazioni in tutta Italia. Anche i contingenti di animali svernanti sono sensibilmente aumentati. Da notare che durante tutto il XX secolo il suo areale si è costantemente ampliato; infatti prima degli anni trenta non era noto in alcuna parte del continente americano, che oggi è occupato quasi totalmente dalla specie.

Stormo in Toscana

Descrizione

L’airone guardabuoi, noto anche semplicemente come guardabuoi, è un ardeide di taglia media (altezza 25 – 30 cm) dal piumaggio bianco e dal collo corto, becco giallo, zampe grigie. Durante la stagione riproduttiva gli adulti sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, becco e zampe di colore carnacino. L’abito invernale è bianco con becco giallo.

Biologia

Frequenta gli ambienti umidi ma anche i campi arati e seminati, dove sovente segue i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi. Le colonie solitamente sono composte da una decina di esemplari.

Riproduzione

Nidifica in garzaia insieme ad altre specie di ardeidi. La costruzione del nido avviene prevalentemente su salici arbustivi e altre piante di boschi umidi.

Alimentazione

Si nutre di pesci, anfibi e invertebrati acquatici e terricoli, nonché di piccoli roditori (arvicole) che scova nei terreni agricoli in fase di lavorazione. Dove è possibile segue mandrie di animali domestici o selvatici e si posa anche sul loro dorso per nutrirsi di parassiti.

Stato di conservazione

È specie protetta ai sensi della legge 157/92. Risente dell’allargamento dei centri urbani e dalla riduzione delle zone umide.

fonte e ricerca eseguita da Ezio Varrassi su www.wikipedia.org in collaborazione con Nicola Norante, foto e segnalazione di Lucia Urbano

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