IISS G.Lombardo Radice svolto il seminario sulla biodiversità

Presso l’IISS G.Lombardo Radice all’interno delle attività di educazione civica, si è svolto  un seminario sulla biodiversità, organizzato dalla referente di Istituto di educazione civica, prof.ssa Italia Martusciello e promosso dall’ARSARP con la collaborazione dell’UNIMOL.

I Relatori, Prof. Fabio Pilla (UNIMOL), Dott. ssa Antonella Fatica (UNIMOL) e Dott. Marco De Renzis (ConSDABI), hanno presentato agli alunni il concetto della biodiversità che viene tradizionalmente definita come l’insieme delle varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra. Essa comprende il numero di specie, le loro variazioni genetiche e l’interazione di queste forme viventi all’interno di ecosistemi complessi.

Quindi riguarda anche gli animali selvaggi e allevati (zoologia) diffusi in tutto il mondo.

Gli esseri viventi sono suddivisi in cosiddette specie, ogni specie ha natura diversa infatti sono state individuate nel 1859 da Darwin, che studiò il DNA di vari animali per risolvere alcune questioni e le classificò in specie.

Già dall’età dell’homo sapiens si è avuto un inizio della biodiversità perché ha cominciato a sfruttare la natura(agricoltura) e a cacciare con queste due attività l’uomo cominciava già a entrare a fare parte della biodiversità e allo stesso tempo riceveva cibo per sopravvivere.

La biodiversità è importante anche perché è fonte per l’uomo di beni, risorse e servizi: i cosiddetti servizi ecosistemici. Di questi servizi, che gli specialisti classificano in servizi di supporto, di fornitura, di regolazione e culturali, beneficiano direttamente o indirettamente tutte le comunità umane, animali e vegetali del pianeta.

In particolare, oggi il settore zootecnico, ovvero la disciplina che si occupa della produzione, dell’allevamento e della cura degli animali domestici ha davanti a sé una serie di sfide da affrontare:

  • il cambiamento climatico;
  • le malattie emergenti che si diffondono;
  • l’inquinamento;
  • l’introduzione di specie alloctone;
  • il calo di risorse naturali;

Ed infine 

  • la tracciabilità delle produzioni DOP (denominazione di origine protetta)
  • ,IGP(indicazione geografica protetta) ecco questi marchi garantiscono maggiore sicurezza e protezione di quel determinato bene alla famiglie che preferiscono farne uso.
  • Quindi attraverso la “tutela” di questi punti si deve contribuire a stimolare la biodiversità perché se non si interviene entro il 2050 la biodiversità diminuirà drasticamente. 
  • Occorre, dunque proteggere il nostro mondo, la nostra flora e fauna perché rappresenta la vera sfida del futuro per le nuove generazioni.
  • La biobanca del ConSDABI è una struttura che supporta i piani di tutela della biodiversità raccogliendo e conservando materiale biologico delle razze allevate in Italia 
  • Bisogna anche sottolineare che la perdita di biodiversità contribuisce all’insicurezza alimentare ed energetica, aumenta la vulnerabilità ai disastri naturali, come inondazioni o tempeste tropicali, diminuisce il livello della salute all’interno della società, riduce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche e impoverisce le tradizioni culturali.
  • Quindi, l’impoverimento della biodiversità ha impatti pesanti sull’economia e sulle società, riducendo la disponibilità di risorse alimentari, energetiche e medicinali. 
  • Attualmente il mercato mondiale dei farmaci vale 650 miliardi di dollari e quasi la metà si basa su farmaci tratti, direttamente o indirettamente, dai regni vegetale e animale.
  • Un dato interessante sul quale riflettere è che secondo la FAO, negli ultimi dieci anni sono stati distrutti mediamente 13 milioni di ettari di foreste (una superficie pari a quella della Grecia) l’anno.  

In più altri milioni di ettari ogni anno sono degradati dal prelievo di legname, dalla costruzione di miniere, dighe, strade. La maggior parte della deforestazione si concentra nei paesi tropicali. Brasile, Indonesia e Congo, in tre diversi continenti, sono le nazioni più colpite dal fenomeno. 

Il Dirigente Scolastico, Anna Paolella ha ringraziato i relatori e ha aggiunto “L’Italia è uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità, grazie anche alla sua favorevole posizione geografica. Ma anche grazie all’estesa varietà geologica, climatica e di vegetazione. 

La lotta alla perdita della biodiversità è tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Difenderla significa non solo proteggere la bellezza della natura, ma anche il suo apporto per lo sviluppo economico e il benessere. 

E ha ricordato la frase di Gandhi: La Terra offre abbastanza per soddisfare i bisogni degli uomini, ma non la loro avidità.

Comunicato stampa del 13-04-23

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