Il Molise fa sognare i camperisti: Lettera aperta di un nutrito gruppo di Camperisti

Mentre i nostri camper lasciano la tua terra è doveroso riflettere su questo viaggio ….Immersi nella storia dove tocchi con mano reperti unici, arrampicarsi su paesini che raccontano la dura vita dei contadini che ancora oggi offrono prodotti di eccellenza, osservare il certosino lavoro degli scalpellini lasciato a nostra eredità da custodire e tramandare al futuro, inebriarsi di quei profumi caseari che solo questi pastori riescono a produrre, assaporare la fragranza che da farine magiche, frutto di cereali eccellenti sfornano pane da forni a legna, la cordialità delle genti che con la loro abnegazione hanno reso questa terra ospitale . Tutto questo è il MOLISE signori una terra meravigliosa che grazie a te Maurizio ho avuto la fortuna di visitare”. Queste le parole scritte in un messaggio indelebile da Francesco e Monia, venuti dalle Marche con altre decine di camperisti provenienti da Puglia e Veneto. Un messaggio di speranza per una terra che dell’accoglienza, della sua storia e della biodiversità impareggiabile una vera e propria ricchezza da preservare. Una regione sotto attacco da speculazioni energetiche che minano ogni angolo di essa ma ancora offre emozioni e dolci carezze a chi si addentra oltre i suoi confini. Reciprocità, coinvolgimento emotivo, poesia per la maggior parte dei suoi tratti visiva, identità e tradizioni ancora vivide e passionali, queste la vera forza motrice di un Molise che ancora non riesce a far rete ed essere un vero e proprio caleidoscopio dall’avvicendamento fantasmagorico di luci, colori, immagini, figure, di costumi, parlate e cibi diversi. Il Molise dalla forza della terra, dei suoi contadini che come li descrive Francesco Jovine, si mostrano taciturni, di poche parole ma dalla innata cura per la terra, riesce con la sua ruralità a soppiantare la modernità e renderla piena di asprezza buona, quella che racconta e fa vivere esperienze uniche tanto da lasciare segni indelebili nei cuori e nelle parole di chi spera di tornare per ritrovar sé stesso e perché no, le brave genti di Molise.

“ Il Molise per me è un sogno, un mito tramandatomi dai padri e rimasto nel mio sangue e nella mia fantasia”. Così il mentore della letteratura molisana parlò della sua regione a statuto ordinario più piccola d’Italia. Così è per la maggior parte dei molisani che amano questa terra, spesso maligna assai ad acoltar dei lagni, ma mai malerba che fa inaridire altre e fa morir!. Dal mare alle colline sino alle montagne il tragitto è breve ma intenso, la storia ci accompagna a percorrere le innumerevoli linee verdi dei tratturi, il cielo ci racconta di stelle cadenti e di quelli ancora splendenti, il cibo di laboriosità e passione, la storia di monumenti e di gesta gloriose. E così gli amici camperisti ed i tanti turisti, diventano cittadini temporanei, e sempre più amici di chi come Filindo diventa un punto di riferimento per Civita di Bojano, di un sindaco, Carmine Ruscetta, si adopera per consolidare l’immaginario, Pasquale per far goder oltre il palato gli occhi della bellezza delle sue campagne, Antonio, Dionisio, Giancarlo, Rocco, Vincenzo, Stefano ed i tanti altri che ridonano bellezza ad un perfetto “viso” che sorride al canto e dona, come canta Lino Rufo, la ritrovata felicità. Da qui nasce l’idea di una vera area camper e di una manifestazione settembrina che vedrà arrivare sulle “ali” del Matese ben oltre 80 camper. Il Molise è un sogno, continuiamo a sognare affinché diventi costante realtà. 

Comunicato stampa del 26-04-23

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