“La Favola racconta… La Storia!” a cura di Nicolino Cannarsa

Appassionati di favole, racconti popolari e storia, sta per iniziare un nuovo viaggio attraverso il libro “La Favola racconta… La Storia!” dell’autore Nicolino Cannarsa, scrittore, poeta, musicista e attento cultore della storia e delle tradizioni popolari locali. Personaggi, luoghi e vicende arricchiscono il libro di emozioni ed illustrano un mondo incredibile e immaginario che ripercorre le strade della memoria; frammenti di un passato che, attraverso il linguaggio universale della magia della parola scritta, diventano “strumento per camminare insieme, guardando avanti sempre, sapendo che dimenticare significa mortificare il presente privandolo della vita che altri hanno vissuto, della speranza che li sosteneva, del sogno di un futuro migliore!”.

Il Libro verrà riproposto, trasformato in un progetto multimediale dalla redazione di Termoliwild.it e suddiviso in puntate le quali, verranno pubblicate periodicamente su tutte le nostre piattaforme social. A registrare e a leggere i 4 racconti “PIETRO E LA CASSA MIRACOLOSA” (le reliquie di San Basso a Termoli anno 575 d.c., “IL PIRATA SAIAN E I TRE SACCHI PREZIOSI” (incursioni del pirata Saian sulle coste adriatiche a Termoli anno 929 d.c.), IL MISTERO DELLA CAMPANA SOMMERSA” ( sbarco e assalto dei turchi alla città di Termoli anno 1566) ed “IL SEGRETO DELLA DUCHESSA” (i fratelli Brigida anni 1775-1799), sarà Milly De Angelis per il pubblico “La Signora delle Favole”, vice presidente Termoli Wild ed ideatrice della rubrica FAVOLE E CONOSCENZA, lanciata due anni fa durante la pandemia e dal primo lock down.

Nicolino Cannarsa: “molte volte nei “piccoli” segnali che caratterizzano il mondo dei bambini sono nascosti importanti i messaggi che vanno percepiti e interpretati nella loro immediatezza, fino ad elaborarli e trovarvi una chiave di lettura che, ti porta esplorare una dimensione nuova e impercettibile di contenuti che mai fino ad ora pensavi di vivere. Durante il percorso didattico svolto presso le scuole primarie delle medie dove effettuavo dei progetti scolastici, relativi all’apprendimento di tematiche riguardanti nozioni di storia locale e Tradizioni popolari, mi sono reso conto che gli alunni si ponevano all’ascolto dei contenuti e ne facevano tesoro solo quando il loro contesto lo “calavo” in un mondo immaginario con un filo logico che veniva orientato dalla loro stessa fantasia. Il freddo e distaccato resoconto di date, numeri, iscrizioni e avvenimenti non destava alcun interesse alla loro curiosità né, tantomeno al loro desiderio di conoscenza: i monumenti, le vicende storiche e i reali personaggi che nei vari periodi si sono succeduti, contrassegnando la memoria documentabile dell’epoca, dovevano essere proposti alla loro attenzione attraverso il linguaggio e una dinamicità proprie del mondo dei bambini, realmente fruibili alla loro immaginazione. Braccia conserte, nasino in su e gli occhietti chiusi… e si volava con la fantasia! Racconti semi fantastici che utilizzano la tematica del viaggio nel tempo: di per sé l’espediente del viaggio offre alla memoria la possibilità di sviluppare, in chiave metaforica, un discorso sulla vita dell’uomo da intendersi, per l’appunto come percorso di esperienza, conoscenze ed evoluzione. Questo viaggio non risulta essere una proiezione fantastica, ma un’illusione resa possibile da vicende realmente accadute in cui lo stesso racconto si presta all’esercizio dell’interpretazione psicologica dei suoi personaggi, divenendo depositario di un profondo valore morale. Nei racconti si ravvisa un ruolo altamente educativo dove immagini e descrizioni presentano problemi e conflitti inconsciamente avvertiti dagli stessi ragazzi e mostrano come possono essere risolti in maniera positiva. Questo libro vuole essere un omaggio alla cultura popolare e tenta di raccontare “l’altra storia” non quella ufficiale e pomposa, ma la storia degli umili, degli oppressi degli eroi sconfitti. Nello specifico intende contribuire alla costruzione di una “memoria” scritta di un mondo che, con l’incalzare dei tempi, rischia ormai di scomparire: la memoria che ricorda, conserva e trasmette, diviene uno dei pochi tesori che le classi più povere hanno potuto godere. I racconti popolari semi fantastici diventano il fantastico e nobile mezzo attraverso il quale ognuno può rileggere la sua “storia”, da tantissimi anni racchiusa in uno scrigno impolverato e riscoperto come per incanto, tra gli scogli di un vecchio e Piccolo Borgo Marinaro.”

La prima puntata del libro “La Favola racconta… La Storia!”, PIETRO E LA CASSA MIRACOLOSA (le reliquie di San Basso a Termoli anno 575 d.c.), è già in lavorazione ed è prossima ad essere pubblicata… un nuovo viaggio tra favole, storia e racconti popolari sta per iniziare… continuate a seguirci!

Ezio Varrassi

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