Spettacolari immagini del “dono” del Gruccione e i video su una delle più belle specie di uccelli italiane

Comunicato stampa del 29/04/2022 Stazione Ornitologica Abruzzese:
“Il dono”, la magnifica sequenza fotografica del corteggiamento dei gruccioni in Abruzzo. Il maschio lascia una farfalla alla femmina. Nei video altri momenti della vita di questa inconfondibile specie, dall’accoppiamento alla visita del nido. Animale dal piumaggio variopinto e inconfondibile, colora i cieli italiani, ed è “termometro” dei cambiamenti climatici.

Il dono del cibo dal maschio alla femmina, un comportamento caratteristico del corteggiamento del Gruccione, è oggetto di una magnifica sequenza fotografica ripresa oggi a Spoltore (PE) dalla consigliera della Stazione Ornitologica Abruzzese Giulia Pace.
Altri momenti della vita di questa inconfondibile specie sono invece raccontati dai video di un altro socio della Stazione Ornitologica Abruzzese, Sandro Barile.
Il gruccione è una specie migratrice transahariana, cioè sverna in Africa a sud del deserto mentre nidifica in primavera-estate in Europa dove arriva in aprile dopo un viaggio di circa 5.000 km. E’ una specie gregaria che nidifica in colonie anche di oltre 100 nidi, che sono posti alla fine di gallerie scavate dagli individui nelle pareti di roccia friabile o di terra. Si nutre di api, vespe, calabroni, farfalle. In uno dei video allegati produce la cosiddetta “borra”, cioè rigurgita le parti indigeribili delle prede. Ha un complesso sistema riproduttivo, con individui definiti “helpers” che, cioè, non fanno un proprio nido ma aiutano una delle coppie ad alimentare la prole. Quasi sempre sono parenti, di solito figli degli anni precedenti, della coppia.
Dichiara Augusto De Sanctis, consigliere della Stazione Ornitologica Abruzzese “E’ una specie in forte espansione in tutta Europa. In Abruzzo la prima colonia di 5-6 coppie fu individuata nel 1990 sui colli di Pescara. La specie non era considerata comune tanto che questa segnalazione fu oggetto di una pubblicazione su una rivista specializzata nazionale da parte di Massimo Pellegrini, attuale presidente della SOA, e Piercarlo Di Giambattista. Negli anni successivi la specie ha progressivamente occupato tanti siti in Abruzzo e oggi ci sono decine di colonie, soprattutto nelle aree collinari e nelle conche interne, tanto che spesso riceviamo chiamate da persone stupite di aver visto un uccello così colorato. Questa espansione è stata recentemente spiegata scientificamente collegandola ai cambiamenti climatici: è una delle specie favorite dall’aumento della temperatura media ed è quindi, paradossalmente, un “termometro” del riscaldamento globale. Recentemente siamo anche intervenuti per tutelare una grandissima e spettacolare colonia a Torino di Sangro, dove un centinaio di nidi sono localizzati su una vecchia cava“.
Dichiara Giulia Pace, autrice della sequenza fotografica “Ero nel giardino di casa quando ho sentito il tipico verso della specie con cui  ogni individuo si tiene in contatto con gli altri membri del gruppo. Una piccola “nuvola” di gruccioni è quindi comparsa e sono corsa a prendere la macchina fotografica riuscendo a riprendere questa scena, con il maschio che offre la preda, una farfalla, una Vanessa atalanta, specie di insetto anch’essa dai colori delle ali inconfondibili. E’ certamente una delle specie più belle da osservare, con quei colori che sembrano quelli di una tavolozza di un pittore. L’invito della Stazione Ornitologica Abruzzese è quello di alzare gli occhi al cielo, perché la natura, anche in posti magari inaspettati, ci rivela d’improvviso la sua bellezza“.

STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE Info: 3683188739

Ti è piaciuto? Condividilo!