Un importante traguardo raggiunto ed un punto di partenza per nuove, impegnative e stimolanti sfide.
Lidia Ferrara ha conseguito il diploma al Corso Superiore di Pasticceria presso Alma, la famosa scuola Internazionale di Cucina e Pasticceria Italiana a Parma, con la tesi: “Ciò che diventa era” .
Nella tesi Lidia ripercorre un cammino sensoriale e emozionale che parte dal ristorante di famiglia e dal seggiolone in cui nonna Lidia la coccolava e la introduceva ai segreti della cucina in mezzo a quei profumi e a quei sapori che l’hanno fatta appassionare all’arte culinaria.
Un percorso che attraversa anche la fabbrica di patatine del nonno Romualdo Gravelli e la sua passione e conoscenza del settore alimentare negli anni Settanta, impresa pioneristica in una piccola Regione del Centro-Sud che per molti non esiste ma che tanto ha saputo dare alla storia della produzione di snack italiana.
Dopo il corso base di pasticceria Lidia ha avuto la possibilità di ricoprire per tre mesi il ruolo di “assistente Pasticceria del corso base” in Alma e, successivamente, ha frequentato il corso superiore di pasticceria e culminato con lo stage presso il ristorante “Le Calandre” a Rubano (PD), il famosissimo “3 stelle Michelin” della famiglia Alajmo.
La passione per la cucina e l’innato spirito imprenditoriale sono le fondamentali prerogative che le hanno permesso di arrivare con determinazione e successo fino a qui.
Ora c’è la sfida più importante, il terreno di gioco diventa il mondo del lavoro e quella professione tanto desiderata: Pastry Chef de Partie al ristorante “Le Calandre” in provincia di Padova.
In Bocca al lupo Lidia e Auguri dai genitori Katia e Ascanio, dalla sorella Nicole e da tutti i parenti.
Comunicato stampa del 14-10-23
