Nucleare, Pedicini (MET): inaudito e pericoloso l’annuncio del Ministro dell’Ambiente Fratin sulla possibilità che l’Italia inizi a produrre da fonti radioattive

“Il governo di centrodestra continua ad imporre le sue politiche e a far precipitare l’Italia verso un arretramento politico e di visione del futuro sempre più preoccupanti.

Ultima questione, sulla quale il Movimento Equità Territoriale (Met), pur impegnato nella raccolta firme per la presentazione delle liste per le Europee, non può tacere, riguarda il pericoloso, quanto inaudito annuncio fatto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sulla possibilità che l’Italia inizi a produrre energia da fonte nucleare”.

Lo sostiene in una nota stampa l’eurodeputato Piernicola Pedicini, segretario nazionale del Met e componente la lista per le europee ‘Pace, Terra, Dignità’ fondata dal giornalista Michele Santoro.

“In contrapposizione alle scelte che stanno facendo altre realtà del mondo, dove si sta andando verso l’abbandono e la chiusura delle centrali nucleari, e in contrasto con il referendum del 2011, che in modo netto disse no alla produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare, – argomenta Pedicini – il ministro del governo Meloni ha dichiarato che in vista dell’aggiornamento del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) intende ipotizzare uno scenario contenente una possibile quota di energia prodotta da fonte nucleare nel periodo 2030-2050. 

Tale scenario, che vede l’Italia in procinto di trasmettere l’aggiornamento del nuovo Pniec alla Commissione europea entro giugno 2024, sarebbe già in fase di analisi e di studio da parte di uno specifico Gruppo di lavoro della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile. 

La notizia è stata data dal ministro, alcuni giorni fa, durante l’evento “La cooperazione degli stakeholders per uno sviluppo accelerato e sostenibile del nucleare” organizzato dall’Associazione Italiana Nucleare nell’ambito della Planet Week per il G7 Ambiente, Clima ed Energia svoltosi a Torino.

Anche in questo caso, – aggiunge l’eurodeputato – pur se non è ancora chiaro quali sarebbero i piani del governo Meloni, a pagare e a rischiare conseguenze disastrose sarebbero l’ambiente, i territori e i cittadini. 

Ad essere investite da questa sciagurata eventualità potrebbero essere varie aree dell’Italia già in subbuglio per l’individuazione del luogo dove dovrebbe essere realizzato il deposito nazionale delle scorie radioattive. Le realtà più esposte potrebbero essere le installazioni e i centri di ricerca nucleari del Sud, Garigliano (Caserta) e Rotondella (Matera), e poi quelle di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina, Bosco Marengo (Alessandria), Saluggia (Vercelli), Casaccia (Roma) e il sito del reattore Ispra-1 situato nel complesso del Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione Europea di Ispra (Varese).

Se questo scellerato e retrograde disegno del ministro Pichetto Fratin e della Meloni – conclude Pedicini – andasse avanti è ovvio che troverebbe la forte e determinata opposizione del Movimento Equità Territoriale che come è noto, si batte per un modello di sviluppo, basato sul rispetto dell’ambiente, sul benessere e sulla sicurezza, e sostiene ogni misura possibile che limiti l’aumento della temperatura del pianeta e supporti le azioni per un’economia a emissioni zero e contro i sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili e al nucleare”. 

Comunicato stampa del 02-05-24

Ti è piaciuto? Condividilo!