Striscia la Notizia con l’inviato Pinuccio torna sugli errori progettuali del Porto di Pescara.Stavolta nel mirino il nuovo porto canale, da restringere “causa imprevisto ponte“.Nel frattempo i consulenti insistono per non far fare al progetto la più approfondita V.I.A. nazionale.
Non sarebbe un “porto” ma un’opera per migliorare la qualità del mare. Incredibile!
Il servizio andato in onda è qui: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/il-ponte-di-pescara_43804.shtml
Dopo la diga foranea sbagliata, dopo l’accumulo infinito di fanghi nella cassa di colmata, continuano però i tentativi di andare avanti con quelli che ci appaiono come veri e propri escamotage per non affrontare come si dovrebbe il problema del porto.
Infatti negli ultimi giorni, a seguito di richieste di approfondimenti da parte del Comitato VIA della Regione, i consulenti dell’ARAP stanno insistendo sul fatto che il nuovo molo da realizzare con 15 milioni di euro non sarebbe in realtà una parte del nuovo “porto” ma costituirebbe semplicemente un’opera per il miglioramento della qualità del mare. Facciamo notare che se fosse un “porto” o una sua variante (come è con tutta evidenza!) la procedura sarebbe quella della Valutazione di Impatto Ambientale diretta e di competenza nazionale del Ministero dell’Ambiente. Invece con questa interpretazione piuttosto fantasiosa la competenza rimarrebbe a livello regionale con una più semplice verifica di assoggettabilità a V.I.A.
Ci chiediamo come sia possibile continuare con questi giochetti visti gli errori macroscopici che hanno messo in ginocchio una parte dell’economia di una città.
Se uno va sul sito del VIA nazionale trova numerose procedure di progetti di porti e di varianti ad opere portuali. Evidentemente a nessuno, tranne in Abruzzo, vengono in mente queste incredibili e sconcertanti scuse per evitare di svolgere procedure che aiuterebbero ad scongiurare brutte figure come quelle che si stanno susseguendo a Pescara.
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