Plastic Free e il Comune di Guardiaregia firmano il protocollo d’intesa

È incessante l’attività dei referenti di Plastic Free Onlus che continuano il lavoro rapporti e sinergie con i comuni molisani.

Pochi giorni fa è stata la volta del Comune di Guardiaregia che grazie alla disponibilità del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale si è giunti alla ratifica del protocollo d’intesa, insieme all’Avv. Giuseppe Fabbiano, Vice Referente Regionale Molise-Abruzzo di Plastic Free e alla dott.ssa Eleonora Silvestri Referente di Campobasso.

Con la sottoscrizione del protocollo si dà il via a numerosi eventi di natura volontaristica, che coinvolgeranno gli alunni delle scuole di vario ordine e grado, così come appuntamenti di Clean Up o passeggiate ecologiche tra i bellissimi panorami della montagna molisana, ed altri progetti che verranno presentati nei prossimi mesi che vedranno la collaborazione diretta anche di altre realtà locali.

Tra gli strumenti normativi in tema di economia circolare spunta il sottoprodotto, secondo l’art. 184 bis D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale), da leggere insieme al D.M. 264/2016.

“Il sottoprodotto è lo scarto di produzione che se soddisfa le condizioni di cui all’art. 184-bis D.Lgs. 152/2006 può essere gestito come un vero e proprio bene e non come rifiuto. Insieme all’End of Waste (il processo attraverso il quale il rifiuto cessa di essere considerato tale) rappresentano la sintesi dell’economia circolare.

Lo scopo del sottoprodotto è diminuire lo sfruttamento delle materie prime convenzionali attraverso l’impiego di scarti di produzione, che l’imprenditore non ancora tratta come rifiuti, in virtù di un risparmio di risorse ambientali ed economiche.” 

Prosegue l’avvocato “I presupposti stabiliti dalla legge affinché gli scarti di produzione possano essere trattati come sottoprodotti sono i seguenti:

1) la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto.

2) È certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi.

3) La sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale.

4) L’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.

I requisiti sono molto stringenti e, soprattutto, devono sussistere contemporaneamente, altrimenti lo scarto non può essere trattato come sottoprodotto bensì come rifiuto.

La normativa è molto vasta e frastagliata al punto che sono dovuti intervenire due Circolari Ministeriali, la 3084 del 03.03.2017 e 7619 del 30.05.2017, per cercare di dare un contributo interpretativo che, purtroppo, ad oggi sembra non aver dato i frutti sperati.

Comunicato stampa del 24-01-24

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