Progetto Life Nat.Sal.Mo. recupero e conservazione della Trota Mediterranea in Molise

Presentato il 28 Maggio 2019 alla Regione Molise, presso l’Assessorato alla politiche agricole e Tutela Ambiente, LIFE Nat. Sal. Mo, un importantissimo progetto europeo dedicato al recupero della trota nativa nei bacini fluviali molisani.           

All’evento presero parte Nicola Cavaliere (Assessore Regionale Politiche Agricole e Agroalimentari, Sviluppo Rurale, Programmazione Forestale, Caccia e Pesca, Pesca Produttiva, Tutela Ambiente, Difesa Suolo, Politiche Energetiche), Raffaele Coppola (Direttore Dip. Agricoltura, Ambiente e Alimenti – Univ. Molise), Nicola Iaffaldano, (Università del Molise – Project manager del progetto Nat. Sal. Mo), Stefano Esposito (Ittiologo MTRG), Antonio Nicoletti (Resp. Aree Protette e Biodiversità Legambiente), insieme al sindaco di Oratino Roberto De Socio e Giuseppe Giuliano di Studiogiuliano, uno dei partner del progetto.                                                                                                              Diversi gli obiettivi prefissati: tra questi furono messi in risalto la rilevanza economica di un progetto come il LIFE Nat. Sal. Mo e il “Via” dei Contratti di Fiume presentati dal Sindaco De Socio. Alla conferenza parteciparono anche alcuni rappresentanti degli operatori della pesca sportiva locali, attivamente coinvolti specialmente nelle fasi di monitoraggio e sorveglianza, i quali confermarono il loro apporto al progetto.

Dopo un breve riassunto ora è giunto il momento di entrare nel cuore pulsante e nel presente di Life Nat. Sal. Mo e della prima Criobanca Europea per il recupero genetico della trota mediterranea nata in Molise.

Ciascuna specie, piccola o grande che sia, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema e, proprio grazie al suo ruolo, lo aiuta a mantenere i suoi equilibri vitali: ecco perché tutelare la biodiversità significa rafforzare il nostro ecosistema.                                  

Il Progetto LIFE Nat.Sal.Mo. ha come obiettivo principale quello di garantire il recupero e la conservazione della Trota mediterranea (Salmo macrostigma) e del suo habitat nei bacini fluviali del Biferno e del Volturno nella regione Molise con l’applicazione di tecniche innovative e strumenti di governante partecipativa. Nell’area di progetto questa specie presenta una grande variabilità intraspecifica (morfologia, comportamento e storia evolutiva) che le ha permesso di adattarsi a differenti condizioni ambientali. La trota macrostigma è endemica dell’area mediterranea e il suo stato di conservazione ad oggi è considerato come “vulnerabile” in Europa e “in pericolo di estinzione” in Italia.

Le principali minacce alla specie sono rappresentate da:

  • Introgressione genetica: ceppi zootecnici di trote provenienti dal Nord Europa, introdotti per attività di pesca sportiva, stanno causando l’ibridazione introgressiva delle popolazioni native.
  • Perdita di habitat naturale: le zone riproduttive sono alterate dalla presenza di rifiuti lungo il letto dei fiumi e dall’inquinamento delle acque. Inoltre, nei corsi d’acqua di riferimento sono presenti barriere che, ostacolando la risalita dei fiumi degli individui riproduttori, ne alterano il ciclo vitale.
  • Pesca scarsamente regolata: nelle aree interessate è necessario compiere un’analisi dei parametri demografici e migratori delle popolazioni native mirata allo sviluppo di un piano di regolamentazione e gestione che promuova una pesca sostenibile della trota mediterranea.

Obiettivi di progetto:

L’obiettivo principale di LIFE Nat.Sal.Mo. è quello di garantire il recupero e la conservazione delle popolazioni autoctone di trota mediterranea (Salmo macrostigma) nei bacini fluviali del Biferno e del Volturno (regione Molise – Sud Italia). Questa specie è endemica dell’area mediterranea ed è identificata nell’allegato II della Direttiva Habitat.

Altri obiettivi:

  • Recuperare l’integrità genetica delle popolazioni native di macrostigma, minacciate da ibridazione introgressiva a causa dell’introduzione di linee zootecniche di Salmo trutta di origine nord-europea sia nei bacini adriatici (fiume Biferno) che in quelli tirrenici (fiume Volturno) del Molise;
  • Proteggere e ripristinare la funzionalità degli habitat, come la connettività fluviale e la qualità dei siti di riproduzione, promuovendo la connessione ecologica tra i SIC all’interno dell’area;
  • Incoraggiare la riproduzione naturale degli esemplari selvatici non introgressi o poco ibridati;
  • Espandere l’areale di distribuzione macrostigma all’interno dell’area del progetto;
  • Ottimizzare i protocolli di crioconservazione del seme di macrostigma al fine di garantire la massima variabilità genetica durante le pratiche di riproduzione artificiale; inoltre, verranno creati nidi artificiali composti da materiale naturale prelevato dall’alveo fluviale per la semina delle uova embrionale;
  • Aggiornare le attuali norme di pesca prendendo in considerazione le caratteristiche biologiche, ecologiche ed etologiche delle popolazioni di salmonidi nativi che vivono nei due principali bacini molisani;
  • Generare un ritorno socio-economico positivo e un aumento della consapevolezza ambientale;
  • Promuovere l’adozione di strumenti di governance partecipativa, come i contratti fluviali, per garantire la sostenibilità delle misure di conservazione applicate, non solo durante il progetto ma anche dopo la fine e, allo stesso tempo, per garantire la conservazione e la trasferibilità delle buone pratiche in contesti simili sia in territorio nazionale sia nei territori di altri Stati membri dell’UE;
  • Istituire una stretta collaborazione tra partner per trasferire le metodologie innovative applicate e messe a punto nelle acque molisane nel corso del progetto in contesti simili, sia in Italia che in altri Stati membri dell’UE e generare almeno due valutazioni di replicabilità in due diversi Stati, con almeno una specie diversa dalla macrostigma. Creare quindi in Molise un modello partecipativo di recupero e gestione delle risorse naturali che possa essere adottato dalle amministrazioni e dagli enti del resto dell’Europa.
  • Valutare la replicabilità delle metodologie sviluppate all’interno del progetto LIFE Nat.Sal.Mo in territorio Rumeno (identificato come sito di riproduzione per la specie di interesse comunitario Hucho hucho – il “salmone del Danubio”) con almeno una specie diversa dalla macrostigma.

Azioni e mezzi coinvolti:

La significativa riduzione dell’introgressione genetica nelle popolazioni di trote native dell’area del progetto sarà raggiunta utilizzando due strategie principali:

1) consentire l’accesso ai principali siti naturali di riproduzione esclusivamente a riproduttori selvatici non introgressi;

2) utilizzare una parte di questi esemplari per la riproduzione artificiale con seme congelato attraverso l’uso di schemi di fertilizzazione che aumentino la variabilità genetica degli individui prodotti.

L’accesso selettivo della trota nativa verso i principali siti di riproduzione sarà possibile intercettando la migrazione con trappole fisse e selezionando i riproduttori selvatici mediante analisi genetiche e morfologiche. Gli individui ibridi e non nativi saranno trasferiti in laghi per la pesca isolati dalle reti fluviali naturali o a valle di ostacoli insormontabili. Il trasporto del pesce seguirà i requisiti previsti dalla legge inerente (D.Lgs. 148/2008, D.L. 03/08/2011).

L’habitat di S. macrostigma sarà ricostruito recuperando i siti naturali di deposizione delle uova (rimuovendo ogni rifiuto e immondizia) e aumentando la connettività fluviale (creazione di 6 passaggi per pesci).

Per promuovere la dispersione della trota nativa all’interno dell’area del progetto, per la riproduzione artificiale e il ripopolamento si sfrutterà una tecnica innovativa che prevede la semina delle uova embrionale in nidi semi-artificiali costruiti direttamente all’interno dell’alveo fluviale. Due strutture per l’incubazione delle uova e la manutenzione temporanea dei riproduttori selvatici saranno installate a Rocchetta a Volturno (fiume Volturno)e a Oratino (bacino del Biferno).

La riproduzione artificiale, utilizzando lo sperma congelato in combinazione con gli schemi di fertilizzazione ottimizzati, garantirà la variabilità genetica delle popolazioni native; inoltre, trovare un protocollo di congelamento efficiente consentirà la creazione di una crio-banca del seme. La semina di uova embrionale in nidi semi-artificiali avrà lo scopo di evitare l’addomesticamento degli animali selvatici.

La pesca ricreativa sarà regolata per sostenere le caratteristiche biologiche e riproduttive delle popolazioni autoctone di trote. Le associazioni locali di pescatori parteciperanno attivamente. Ciò consentirà di generare un impatto sociale ed economico positivo e si concluderà nella firma di un “Contratto fluviale” per entrambi i fiumi al fine di garantire la sostenibilità nel tempo dei risultati raggiunti nel corso del progetto.

Le metodologie di crioconservazione e dei nidi semi-artificiali verranno trasferite nei in territorio rumeno per la specie Hucho hucho. Inoltre, almeno due valutazioni di replicabilità saranno riprodotte in due diversi Stati membri.

Risultati attesi:

Introgressione geneticaIl grado di introgressione nell’area del progetto diminuirà di oltre il 66%.

Riproduzione artificiale di supporto: Verranno prodotte almeno 50.000 uova per ogni anno (150.000 uova in totale).

Almeno 15 km di fiume saranno ricollegati e le aree di riproduzione disponibili aumenteranno di almeno il 25%.

L’obiettivo è la conservazione di S. macrostigma, quindi nell’attività di riconnessione fluviale attraverso la costruzione di passaggi per pesci sarà data priorità al raggiungimento dei siti idonei da parte dei riproduttori selvatici piuttosto che alla lunghezza dei tratti riconnessi.

Variabilità genetica

La variabilità genetica della trota nativa sarà mantenuta o aumentata grazie ad appropriati schemi di fecondazione.

Trasferibilità del progetto e sostenibilità

Oltre alle attività di disseminazione, networking e alla preparazione di un business plan, miriamo a trasferire le metodologie innovative sviluppate in LIFE Nat.Sal.Mo. in territorio rumeno per la popolazione di Hucho hucho selvatico.

Inoltre, miriamo a generare almeno due valutazioni di replicabilità (diverse dal caso della Romania) in due diversi Stati membri, con almeno una specie diversa dalla S. macrostigma. Durante la promozione, la connettività e i processi di selezione, gli Stati membri con un basso numero di progetti LIFE di conservazione attivi avranno la priorità.

Miriamo anche a garantire la sostenibilità delle misure di conservazione applicate sia durante il progetto sia dopo la fine, mettendo in atto uno strumento di governance partecipativa come il “Contratto fluviale” che mira a formalizzare l’impegno di parti interessate sia pubbliche che private in un piano d’azione dettagliato dei compiti e dei risultati da perseguire per continuare con efficacia le azioni di conservazione.

Nei prossimi articoli vi presenteremo le varie attività scientifiche di Life Nat. Sal. Mo che si stanno svolgendo regolarmente con ottimi risultati nei rispettivi habitat e bacini fluviali del Biferno e del Volturno.

Continuate a seguirci!

Ezio Varrassi 

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