Russia: mucche con visori per la realtà virtuale… ma dove vogliamo arrivare!

La vita degli animali in allevamento fa schifo, c’è poco da fare. 
Per quanto questo possa essere a norma o all’avanguardia, tutti gli individui detenuti sono in stato di sofferenza e stress. 
Per il sovraffollamento, le inseminazioni artificiali, le separazioni forzate madre-figlio, l’impossibilità di vivere secondo la propria natura, la costrizione a cibi innaturali e a ritmi imposti dall’uomo. Questo ben prima di essere caricati sul camion diretto al macello.Tutto questo stress si ripercuote inevitabilmente sul prodotto finale, riducendo la quantità di latte munto ogni giorno, nel caso degli allevamenti del settore lattiero-caseario. Un allevamento di Krasnogorsk, Russia, sta cercando di aumentare la produzione obbligando le mucche a indossare un visore per la realtà virtuale, forte di esperimenti precedentemente condotti nei Paesi Bassi. Sullo schermo un bucolico prato estivo, che quasi nessun animale d’allevamento vedrà in tutta la vita, accompagnato da una musica rilassante. I risultati ottenuti sarebbero un minore stato d’ansia e un miglioramento dello stato dell’umore. Una vita artificiale dal primo all’ultimo giorno, in cui anche il tentativo di dare un po’ di sollievo a un’esistenza fatta di prigionia e sofferenza è finto, tutto dettato unicamente dalla necessità degli allevatori di aumentare la produttività degli animali prigionieri.

Fonte https://bit.ly/2QXT9cx

Termoli Wild in collaborazione con Basta Delfinari

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