Wild Molise, osservatore Nicola Norante: Tra un tuffo e l’altro….Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) – Rocchetta a Volturno (IS) 23/02/2019. E’ una specie molto localizzata in alto Molise a ridosso dell’area tra Abruzzo e Molise e nella zona matesina. Nel meridione è molto scarsa. E’ un indicatore biologico dello stato dei fiumi, ama le acque limpide e non inquinate.
Sara Diamente: si stima che il numero di esemplari a livello nazionale sia approssimativamente di 6000 coppie, con un trend stabile della popolazione. Il merlo acquaiolo è solitario e sta sempre nella stessa striscia d’acqua tutto l’anno. E’ una specie presente nell’appendice della lista rossa della IUCN, classificata nella categoria “minore preoccupazione” (LC), sia a livello globale che nazionale.
Il merlo acquaiolo, anche noto come merlo acquaiolo eurasiatico o merlo acquaiolo golabianca (Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758), è un uccellopasseriforme della famiglia dei Cinclidae.
È stato nominato uccello dell’anno 2017: esso rappresenta inoltre l’uccello nazionale della Norvegia.
Etimologia
Il nome scientifico della specie, cinclus, è un tautonimo, in quanto ripetizione di quello del genere.
Descrizione
Dimensioni
Misura 17-20 cm di lunghezza, per 41-76 g di peso: a parità d’età, i maschi possono essere più grandi rispetto alle femmine anche di un terzo.
Aspetto
Si tratta di uccelletti dall’aspetto tozzo e paffuto, con testa grande e rotonda che sembra incassata direttamente nel torso, becco sottile e appuntito, corte ali arrotondate e coda squadrata, con forti zampe dalle lunghe e robuste dita e dagli artigli ricurvi.
Il piumaggio è dominato dalle tonalità del bruno: ad eccezione di gola e petto, che sono di color bianco candido, infatti, fronte, vertice, nuca, faccia e guance sono di colore bruno-cannella, mentre dorso, fianchi, ali e coda sono di color bruno-ardesia nerastro (più bruno su ali e coda, più scuro sul dorso, che in lontananza appare del tutto nero), e la parte inferiore del petto (appena sotto la fine del bianco toracico) e la parte centrale del ventre sono di color nocciola-ramato.
Sussiste una certa variabilità di colorazione a livello di sottospecie, con le varie popolazioni che differiscono nella presenza e nella quantità della colorazione ventrale, nelle tonalità di quella dorsale e cefalica e nell’estensione del bianco golare: tali variazioni seguono in genere una direttrice N-S, con le popolazioni meridionali più piccole e vivacemente colorate rispetto a quelle settentrionali (ad esempio, la sottospecie nominale manca di banda ventrale di color nocciola). Non esiste invece dimorfismo sessuale evidente nella colorazione.
Il becco è nerastro, le zampe sono di color caramello e gli occhi sono di colore bruno-rossiccio, con palpebre grigio-biancastre ben evidente quando l’animale chiude gli occhi.
Biologia
Si tratta di uccelletti tendenzialmente solitari (sebbene durante il periodo degli amori essi vivano in coppie), strettamente associati ai fiumi a corso rapido, sulle rive (o sui massi affioranti) dei quali è possibile osservarli durante il giorno: il merlo acquaiolo è inconfondibile, oltre che per l’aspetto e le abitudini di vita, anche per la sua vivacità, in quanto anche se in attività questo uccello continua incessantemente ad “annuire” muovendo la testa in avanti (similmente ai piccioni quando camminano) e ad alzare e abbassare la coda. Dai sassi, una volta avvistata la preda, i merli acquaioli si tuffano improvvisamente nell’acqua oppure camminano fino ad essere completamente sommersi, rimanendo in apnea fino a un minuto mentre ricercano il cibo, utilizzando frattanto le forti zampe unghiute per ancorarsi al fondale mentre camminano e smuovono i sassi e i detriti sommersi per mettere allo scoperto le prede, oltre alle ali muscolose, utilizzate come pinne per “volare” sott’acqua. Il merlo acquaiolo è aiutato nel suo stile di vita semiacquatico dal piumaggio folto e isolante, costantemente impregnato dall’uccello col secreto oleoso dall’uropigio per garantirne l’impermeabilità, tanto che l’animale in immersione (che mantiene la testa verso il basso e la coda verso l’alto, con corpo in posizione obliqua) appare ricoperto da un sottile strato d’aria.
Oltre ad essere buoni nuotatori e camminatori, i merli acquaioli sono anche in grado di volare, frullando incessantemente le corte ali con volo dritto e vicinissimo alla superficie dell’acqua: il volo viene utilizzato perlopiù per allontanarsi da eventuali predatori o fonti di disturbo, rifugiandosi nella vegetazione riparia, mentre è infrequente che questi uccelli volino per lunghe distanze.
Il richiamo di questi uccelli è pigolante e molto acuto (4-6 kHz), in maniera tale da essere chiaramente udibile nei dintorni a dispetto del rumore dell’ambiente circostante, dato dallo scorrere incessante dell’acqua.
Alimentazione
Si tratta di uccelli insettivori, la cui dieta è basata sui piccoli invertebrati raccolti fra i sassi e i detriti del fondale dei ruscelli.
La dieta del merlo acquaiolo è composta in massima parte dalle larve e dalle ninfe di effimere, plecotteri, simulidi e tricotteri, ma questi uccelli si nutrono (soprattutto durante i mesi freddi, quando gli insetti sono meno abbondanti) anche di piccoli pesci e delle loro uova, molluschi acquatici, girini e piccole rane e crostacei di piccole dimensioni: seppur raramente, essi possono inoltre rovistare fra il fogliame sul terreno, alla ricerca di piccoli invertebrati terrestri.
Riproduzione
La stagione riproduttiva cade durante la primavera, con lievi variazioni a seconda della zona dell’areale presa in considerazione: ad esempio, i merli acquaioli si riproducono da marzo a maggio in Europa e Africa, da febbraio a giugno nelle isole britanniche, e fra maggio e luglio in Scandinavia: durante il periodo degli amori, questi uccelli portano generalmente avanti una singola covata.
Si tratta di uccelli monogami: il maschio corteggia la femmina cominciando a cantare con suoni dolci e simili al canto degli scriccioli, per attrarle nei pressi del suo territorio. All’arrivo di un’eventuale partner, il maschio comincia a volare emettendo suoni metallici, cercando al contempo di mettere in massima evidenza il bianco di gola e petto: se la femmina non si allontana, l’accoppiamento avviene a breve giro di posta.
Il nido viene costruito dalla sola femmina nelle vicinanze dei torrenti, sotto le cascate, nelle crepe dei muri, negli argini o su un tubo di scarico, in ogni caso nelle immediate vicinanze dell’acqua e in un luogo chiuso: esso è piuttosto voluminoso e presenta forma globosa, ed è costituito da una parte esterna di fibre vegetali, muschio e foglie morte intrecciate, all’interno della quale è presente una camera di cova (collegata all’esterno da un piccolo tunnel) il cui fondo è foderato da una coppa di foglie secche, nella quale la femmina depone 3-6 uova bianche e lucide.
La cova dura circa 15-16 giorni, ed è appannaggio esclusivo della femmina, mentre il maschio stazione a guardia del territorio nei pressi del nido e si occupa di reperire il cibo per sé e per la compagna intenta nell’incubazione. Alla schiusa, i pullisono ciechi ed implumi, ma, imbeccati ed accuditi dalla madre, essi s’involano attorno ai 12-13 giorni di vita: tuttavia, essi sono in grado di tuffarsi già a pochissimi giorni dalla schiusa, facendolo però solo in caso di estremo pericolo.
Dopo l’involo, i piccoli rimangono presso il nido ancora per una settimana: a questo punto, essi cominciano a seguire i genitori durante la ricerca del cibo, ed anche il maschio comincia a prendere parte nel loro allevamento, imbeccandoli per un altro paio di settimane, prima che essi si allontanino definitivamente dal territorio natale e si disperdano.
Distribuzione e habitat
Il merlo acquaiolo ha distribuzione paleartica, popolando (sebbene in maniera piuttosto discontinua) il Magreb (area dei monti dell’Atlante in Marocco centrale e nord-orientale, Algeria settentrionale ed estremo nord-ovest della Tunisia), l’Europa (penisola iberica, sud-ovest e midi francese, isole britanniche, Europa centrale, penisola balcanica, Fennoscandia) e l’Asia (Caucaso, Anatolia, Iran occidentale, Russia europeafino agli Urali, Pamir, zone montuose del Turkestan, pendici settentrionali dell’Himalaya, a nord fino al lago Bajkal e alla Mongolia centrale): la popolazione cipriota, e molto verosimilmente anche quella levantina, sono localmente estinte.
In Italia, la specie è residente lungo tutto l’arco alpino, gli Appennini e la Pianura Padana occidentale, oltre che in Sicilia e Sardegna.
Generalmente residente, soprattutto le popolazioni delle zone più settentrionali dell’areale possono migrare a sud in cerca di climi più temperati, svernando sulle coste di Mar Baltico, Mar Caspio o Mar Nero: anche le popolazioni delle aree montuose più elevate possono scendere di quota durante l’inverno, per evitare la carestia dovuta al congelamento dei fiumi di residenza.
L’habitat del merlo acquaiolo è rappresentato dai ruscelli a corso rapido, con acqua limpida e ben ossigenata e fondale ghiaioso, possibilmente con presenza di rocce affioranti o argini in rilievo.
fonte e ricerca www.wikipedia.org
Termoli Wild in collaborazione con Wild Molise