TERMOLI WILD: PSICOLOGIA DEL DEGRADO

Abbandoni d’ingombranti, muri fatiscenti, vicoli maleodoranti, panchine divelte e spazi verdi incolti, sono scene di degrado ed esperienze quotidiane in città. A volte si fa finta di niente, ma per molte  persone percorrere luoghi sporchi e deteriorati provoca un senso di incertezza e alimenta la paura di essere esposti alla criminalità. Psicologi e ricercatori di tutto il mondo, hanno indagato sulle relazioni tra degrado urbano, l’insicurezza dei cittadini, la paura della criminalità e l’aumento dei reati nelle periferie. Se in una zona si sviluppano fenomeni d’inciviltà, di degrado urbano e ambientale, è molto probabile che si crei un effetto moltiplicatore del disordine sociale. In assenza di controlli i residenti percepiscono un senso di anarchia, di abbandono, di non rispetto delle regole fino a disinteressarsi dell’ambiente circostaste e di interi quartieri. Questi elementi innescano un circolo vizioso,  come disordini sociali, insicurezza, paura nei quartieri, che vanno a peggiorare la qualità della vita e un aumento della criminalità. La fermata dell’autobus daneggiata, covi di siringhe abbandonate da tossico dipendenti, l’insegna rotta, sottopassaggi sporchi trasformati in discariche, rifiuti abbandonati per strada, sono “inneschi”che vanno a modificare la psicologia umana fino ad andare a convincere un’ intera comunità, che tutto sia “normalità” e “consuetudine” di vita quotidiana. Quando l’incuria e il degrado in un quartiere o in una periferia diventano cronici, iniziano ad emergere insicurezza e rassegnazione, per poi diventare criminalità organizzata, come  un gesto di ribellione. L’associazione Termoli Wild, sta tentando di entrare nella psicologia del cittadino, smuovere la coscienza politica, trasmettere messaggi e proposte per un unico obbiettivo: “un posto migliore ed un ambiente più pulito in cui vivere…” nel contempo stiamo sulla buona strada…

Di Ezio Varrassi

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