TERMOLI WILD: IL MOLISE “ESISTE E RESISTE”

Grafica by Enrico Mascilongo

Nelle ultime settimane abbiamo riscontrato ancora tanta inciviltà ed incuria, con numerosi abbandoni di rifiuti ed ingombranti, parte di essi non autorizzati nei pressi di numeri civici, altri frutto delle attività d’incivili e di presunte ditte locali, che continuano indisturbati ad abbandonare rifiuti in molte zone periferiche della città e non solo. Nel basso Molise ci sono discariche in attesa di essere bonificate, alcune di esse presenti anche in zone “turistiche”, ad esempio la traversa nei pressi del Camper Park di Rio Vivo basso, ultimamente trattata da noi, ed incendiata da presunti piromani. Tante altre discariche sono in attesa di bonifiche, come le ultime localizzate nelle zone boschive in prossimità del comune di Termoli, San Giacomo degli Schiavoni e Guglionesi. Recentemente siamo andati in visita in un’altra spiaggia naturale tra Termoli e Petacciato, bella, ma ignorata dalle istituzioni, alla quale, a breve, dedicheremo un altro triste reportage, con molti punti interrogativi per un turismo ancora in forte dubbio sulla costa molisana, data l’assenza di tutela e salvaguardia in alcune delle poche pinete e spiagge naturali rimaste sul territorio. Altro punto critico di Termoli, il parco comunale, ad oggi un polmone verde, non vigiltato e curato, con grandi potenzialità, frequentato  da tossico-dipendenti, teppisti ed incivili, che sembrano essere ancora oggi, i principali protagonisti della villa comunale. Abbiamo affrontato l’argomento  delle ricerche del gas, delle trivellazioni e del metanodotto con i migliori esperti del settore prossimi a pubblicare le loro interviste integrali. Il maltempo e le forti raffiche di vento in questi giorni, stanno facendo riemergere diverse mancate manutenzioni messe nel cassetto da anni, e che per noi non sono novità, sono semplicemente una “dolce attesa” di cedimenti e rotture di vecchi alberi e rami già monitorati da tempo. Altro triste evento l’ennesimo danneggiamento della bussola in Largo Pie’ di Castello, oltre alla sporcizia del Viale dei trabucchi, che i fine settimana diventa puntualmente terra di nessuno. Con un’economia locale in forte crisi, dopo l’abbandono e la chiusura dello Zuccherificio con i lavoratori lasciati per strada, una Fiat dilaniata dall’Europa con un futuro incerto e gli agricoltori che regalano i loro prodotti, vittime dei mercati e di una concorrenza internazionale che è andata ad inquinare i prodotti made in Italy, abbiamo la cara amata “politica molisana” che continua a rimanere chiusa nelle loro stanze, discutendo animatamente sulla realizzazione di grandi opere in disaccordo con la maggioranza dei cittadini. Nell’occhio del ciclone ci siamo noi, molisani spettatori di una regione indirizzata verso grandi appalti, gas e petrolio, che continuano a lottare verso il più grande nemico della società: il dio denaro che fino ad oggi ha dilaniato la nostra regione.

di Ezio Varrassi

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