“Viaggio tra le Alpi Svizzere” a cura di Cristian Micucci

Gentili lettori questa volta Cristian Micucci con il suo ultimo video promo ci porta alla scoperta delle catene montuose delle Alpi Svizzere, tra paesaggi stupendi, immagini mozzafiato immersi in una natura selvaggia, ci racconta la sua ultima escursione ricca di emozioni che si possono provare solo esplorando determinati luoghi unici in Europa.

Cristian Micucci: cosa faccio ogni volta che voglio fare un viaggio per scoprire nuovi luoghi e superare me stesso? Mi alzo al mattino alle 5 a prescindere dal tempo, scendo in garage, prendo l’auto, faccio un paio di chilometri, mi fermo un attimo, (dato che sono circondato da montagne) guardo qualche cresta e dico: Voglio a tutti i costi quella vetta, se riesco (anche in base alle tempistiche, logicamente) e non solo, voglio filmare anche i luoghi e trarre delle foto stupende. E quindi 3,2,1 si parte! Sabato 26 febbraio ho concluso il mio ultimo viaggio alla scoperta dell’ultimo sentiero che mi portava alla vetta di Rochers de Naye (località famosissima, Rochers-de-Naye è un’imponente formazione rocciosa sopra Montreux con la vista più spettacolare sul lago famosissimo di Ginevra o meglio Lago Lemanno e le Alpi circostanti.) Partito dal paesino sottostante chiamato Caux lasciai l’auto in un parcheggio e mi avventurai da “solo” come quasi spesso in ogni mia avventura (crazy). Dal punto in cui sono partito avevo una prominenza da salire di circa 1000m ma di ben 18km da percorrere. Con uno zaino di circa 20kg di attrezzatura, viveri e utensili vari dietro la schiena mi incamminai. Durante la prima parte del percorso nel sentiero tra i boschi trovai abbastanza persone, turisti, escursionisti, chi faceva anche trekking. Verso la metà sui 1500m quando la neve iniziava ad essere presente ed alta e i sentieri abbastanza difficili da percorrere, rimasi solo e continuai a salire, perché il mio punto fermo in testa era raggiungere la vetta. Ad un certo punto il percorso iniziò ad essere abbastanza complicato. Trovai diverse volte il sentiero cancellato a causa di slavine e quindi superare quei tratti ad una pendenza così elevata non fu il massimo, ma continuai senza sosta, scavando anche nella neve e nel ghiaccio pur di farmi un piccolo sentiero anche per il ritorno, perché comunque poi avrei fatto lo stesso percorso. Arrivato ai 3/4 del mio viaggio di andata, conobbi tre ragazzi polacchi anche loro li per la stessa motivazione (al momento dell’incontro erano in sosta in una piccola caverna dove arrostivano della carne e si cuocevano del formaggio, magnifici e tra l’altro mi hanno accolto come se fossi un loro amico da sempre). Erano molto equipaggiati, infatti dovevano passare la notte nel bosco sottostante e l’indomani ripartire per salire Les Diablerets (un’altra località alpina importante che dista 9h a piedi). Quel giorno fortunatamente trovai un cielo limpido e colori spettacolari, la temperatura non tanto favorevole, ma i -12°C in vetta a più di 2000m non li sentii proprio. Ho realizzato questo video con dell’attrezzatura Dji e Canon e soprattutto con autorizzazioni di volo (patentino di drone operator) e di cui consiglio vivamente a tutti coloro che possiedono un Drone anche non professionale, di studiare, praticare ed eseguire un esame per ottenere la patente e soprattutto non fare un cattivo uso del drone, perché non è assolutamente un gioco. Prossima tappa Les dents du Midi , 3258m .

In attesa di altre avventure, la redazione ringrazia Cristian Micucci per aver condiviso con i nostri lettori questa magnifica esperienza. Continuate a seguirci il viaggio alla scoperta di luoghi unici e delle meraviglie della natura è appena iniziato!

Cristian Micucci potete seguirlo sui social: Istagram cristian_morris_micucci, Facebook Cristian Morris Micucci, YouTube CrYs Micucci.

Ezio Varrassi


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