Vivisizione: Double Trouble, la gattina con il cervello “elettrico”

A seguito di interventi chirurgici, Double Trouble è stata sottoposta a sessioni sperimentali in cui la sua testa era stata fissata per tenerla immobile e trattenuta in un sacchetto dinylon per costringerla ad ascoltare i suoni provenienti da diverse direzioni. Double Trouble è stata privata del cibo per diversi giorni prima di queste sessioni in modo da costringerla a collaborare in cambio di un boccone di cibo. Secondo i documenti ottenuti dalla PETA, Double Trouble è stata sottoposta a interventi chirurgici invasivi sulle orecchie, cranio e cervello. Nella prima operazione, un palo in acciaio inox è stato avvitato al cranio in modo che la testa fosse immobilizzata durante gli esperimenti. In un intervento chirurgico-che è raffigurato nelle fotografie – gli sperimentatori gli hanno tagliato la testa e il cranio e poi applicato una sostanza tossica al interno delle orecchie per assordarla. Gli sperimentatori hanno anche impiantato dispositivi elettrici in profondità e all’interno ad entrambe le orecchie . Double Trouble si trovò sofferente anche a causa di una ferita con un’infezione batterica che era risultata resistente agli antibiotici , ma gli sperimentatori l’hanno ancora costretta a sopportare per quasi due mesi questa sofferenza. Una delle ultime voci su Double Trouble afferma che «[era] … depressa.” Alla fine, gli sperimentatori hanno notato che era troppo malata per continuare e che il dispositivo che avevano impiantato non aveva funzionato, così è stata uccisa e decapitata in modo che il cervello potesse essere scisso. Un ex veterinario UW-Madison che ha seguito il trattamento di Double Trouble e di gatti usati in questo laboratorio ha recentemente emanato una lettera che conferma questo abuso, affermando che molti dei gatti hanno “sofferto inutilmente.” la lettera qui: http://www.peta.org/b/thepetafiles/archivio/2012/ 10/12/former-uw-vet-says-lab-violated-the-law.aspx. Gli sperimentatori giustificano l’uso di 30 gatti all’anno non dicendo che gli esperimenti avrebbero portato dei miglioramenti nella salute umana, ma piuttosto affermando che avevano bisogno di “mantenere un record di pubblicazione produttivo che assicurasse il finanziamento costante.”

fonte e foto : http://www.peta.org/features/uw-madison-cruelty/

Termoli Wild in collaborazione con Cristina Bisi

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