ORSI ANNEGATI NEL VASCONE MALEDETTO NELLA ZONA ESTERNA DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO: AUGUSTO DE SANCTIS “SI POTEVA EVITARE LA TRAGEDIA”

Certe tragedie mettono in dubbio la sicurezza degli animali selvatici nei parchi nazionali e nei terrotorio limitrofi. Dovrebbero essere super vigilati, oltre a mettere in sicurezza gli impianti, le aziende agricole, e i centri abitati. Questa tragedia ha colpito gli orsi, una specie ad alto rischio di estinzione.

Augusto de Sanctis si sfoga:   Natura tradita. Mentre morivano tra atroci sofferenze madre e orsetti il vicepresidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, sindaco del Comune di Settefrati, trovava giusto firmare la petizione contro – sì, avete capito bene, CONTRO – il PATOM, l’accordo per la tutela dell’Orso. Invece di pensare alla sua piena applicazione…Aggiungerei poi che a Villavallelonga, a poca distanza dal vascone maledetto dove sono affogati gli orsi, si poteva mettere in sicurezza con quattro euro… due anni fa spesero 400.000 euro per asfaltare una sterrata in una zona preziosissima, con l’iniziale assenso dell’Ente Parco, poi in parte rimangiato grazie all’intervento delle associazioni. Volontari (associazione Salviamo l’Orso) che anche questa volta avevano richiamato gli enti sul pericolo che quel vascone costituiva per la fauna, dopo la morte di altri 2 orsi nello stesso modo nel 2010. A questo sono ridotti i Parchi nazionali in Italia. Che vergogna!

“La politica dovrebbe invertire la rotta, da subito dovrebbe accantonare il cemento, il petrolio, le grandi opere, e gli affari con le multinazionali, che continuano ad ignorare i cambiamenti climatici, oltre a causare gravi danni all’ambiente e alla natura, ci schieriamo con Augusto de Sanctis, servono interventi concreti a favore dell’ambiente e della natura.”

Di Ezio Varrassi

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