La bellezza cambierà il mondo: Ospedale Cardarelli colorato dal rosso dei ciclamini 

Siamo nel periodo che precede il Natale, quello che la Chiesa chiama Avvento… attesa. Tutti abbiamo vissuto e stiamo vivendo tempi davvero pesanti, problemi economici, crisi diffusa in ogni campo, sistema sanitario in  difficoltà non solo per gli utenti che necessitano di cure ma anche per gli stessi operatori che si trovano ad affrontare i problemi dovuti al personale ridotto chiamato a coprire turni a volte massacranti. 

Se in questi giorni entriamo nell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, luogo dove si spera, si piange, si soffre ma dove anche si gioisce, per esempio, per una nascita, possiamo notare nel corridoio di entrata un’esplosione di colori che accolgono i visitatori ma anche chi lavora nel nosocomio. Sono i ciclamini che già lo scorso anno, su iniziativa del proprietario di Villa D’Evoli di Castropignano, rallegrarono il centro ospedaliero del capoluogo; quest’anno, grazie alla tenacia di alcune signore, vi è stato il coinvolgimento di Associazioni e commercianti, ben felici di contribuire a rallegrare ed abbellire l’entrata del nosocomio. 

Un grazie, quindi, ad Annamaria Mastropietro (puericultrice del reparto di neonatologia), Rossana Di Giuseppe (ex commerciante di Via Marconi) e Francesca Armanetti, (restauratrice).

Un plauso va anche alle Associazioni e ai Commercianti sensibili all’iniziativa: Aism, alesia 2007 ,Ares, Arlem design, Centro Sociale Monforte, Comitato Colle Leone ,La Mantigliana, Le Cunciarie, Molise Radici, Monticelli ristorante, Primo Volo, Pt Immobiliare srl Aquila, Rotary Club, Collezione Scasserra, Si Può Fare, Trattoria De Santis, Farmacia Grimaldi, Rossana abbigliamento, Plumery di Maria Colella, Cristiano Meloscia, Gioielleria Stefano Quaranta, Oreficeria Morgante, Macelleria Vena Michele, Salone da Mario, Linea House, Tabacchi Picciano Michele e Giovanni, Bove Cornici.

Può sembrare un messaggio effimero e temporaneo, ma in realtà  è un segno di risveglio, di accoglienza, per utenti e operatori, e di speranza per chi ancora spera e crede che qualcosa cambierà nel nostro Molise, a cominciare dalla Sanità.

Rossella De Rosa

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